ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude in ribasso, confermando una tendenza rilevata in sei delle ultime sette sedute: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'882,31 punti, in flessione dello 0,65% rispetto a ieri.

Il mercato era partito bene, cercando di stabilizzarsi dopo le recenti perdite, ma con il trascorrere delle ore ha poi virato in negativo. A pesare sull'umore generale è l'orientamento ancora da "falchi" espresso da diversi banchieri centrali, malgrado l'ormai evidente rallentamento dell'economa globale. Il prezzo del petrolio è inoltre tornato a salire sensibilmente, mentre negli Stati Uniti continua a pendere la spada di Damocle dello shutdown, il blocco delle attività amministrative se il Congresso non riuscirà ad approvare la legge di bilancio.

Sul fronte interno sotto pressione si è trovata UBS (-2,91% a 22,34 franchi), che dopo mezzogiorno è arrivata a perdere l'8% sulla scia della notizia di indagini negli Stati Uniti da parte del Dipartimento di giustizia (DoJ) per sospetto aggiramento delle sanzioni nei confronti della Russia, in particolare per opera di Credit Suisse. Poco ispirati si sono peraltro rivelati anche altri titoli finanziari come Partners Group (-0,73% a 1016,50 franchi) e Swiss Re (-0,70% a 93,94 franchi).

Si è per contro messa in luce Logitech (+2,80% a 62,40 franchi), che ha approfittato di un giudizio di BNP Paribas in relazione alla ripresa del mercato dei computer. Un cambiamento di raccomandazione negativo di JPMorgan ha invece tarpato le ali sia a Kühne+Nagel (-0,61% a 259,10 franchi) che a Givaudan (-0,37% 2934,00 franchi). I dubbi sulla tenuta della congiuntura mondiale hanno frenato Holcim (-0,14% a 58,60 franchi), ma non ABB (+1,50% a 32,53 franchi).

Grazie a una raccomandazione di Citigroup ha trainato il listino Roche (+1,16% a 252,00 franchi), mentre si sono defilati gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (-0,57% a 92,46 franchi) e Nestlé (-1,80% a 103,70 franchi).

Nel mercato allargato Helvetia (-1,16% a 127,30 franchi) ha pubblicato dati semestrali in crescita, mentre Cosmo (+1,86% a 41,10 franchi) ha annunciato un'intesa per la commercializzazione di un suo prodotto contro l'acne.