La Cina ha concordato di "mantenere scambi e comunicazioni di alto livello a tutti i livelli in campo economico", si legge in un comunicato del ministero delle Finanze cinese.

Tuttavia, la Cina ha anche "richiesto" agli Stati Uniti di "cessare la soppressione delle imprese cinesi, eliminare i divieti sui prodotti legati allo Xinjiang e adottare misure concrete per rispondere alle principali preoccupazioni della Cina nelle relazioni economiche tra i due Paesi", ha detto il ministero.

Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni ad alcune aziende per l'utilizzo di lavoro forzato nella regione estremo-occidentale dello Xinjiang.

Pechino nega l'uso del lavoro forzato e qualsiasi altro abuso in quella regione.

Il ministero ha detto che la Cina ritiene che il suo sviluppo sia un'opportunità piuttosto che un rischio per gli Stati Uniti e che "il rafforzamento della cooperazione tra Cina e Stati Uniti è una necessità realistica e la scelta corretta dei due Paesi".

Yellen ha lasciato Pechino ieri dopo una visita di quattro giorni, descrivendo gli incontri bilaterali con gli alti funzionari cinesi come "diretti, sostanziali e produttivi", in linea con il resoconto dei colloqui della Cina.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)