Il sisma, di magnitudo preliminare 7,6, si è verificato ieri pomeriggio spingendo i residenti di alcune aree costiere a fuggire in zone più collinari, mentre le onde dello tsunami si sono abbattute sulla costa occidentale del Giappone, travolgendo alcune auto e case in mare.

Migliaia di uomini dell'esercito, vigili del fuoco e agenti di polizia di tutto il Paese sono stati inviati nella zona più colpita, nella penisola di Noto, nella prefettura di Ishikawa.

"La ricerca e il salvataggio di coloro che sono stati colpiti dal terremoto è una battaglia contro il tempo", ha detto il primo ministro Fumio Kishida durante una riunione d'emergenza.

Kishida ha detto che i soccorritori hanno avuto difficoltà a raggiungere la punta settentrionale della penisola di Noto a causa delle strade distrutte, e che i rilevamenti con gli elicotteri hanno rivelato molti incendi e danni diffusi a edifici e infrastrutture.

Molti servizi ferroviari e voli nella zona sono stati sospesi. L'aeroporto di Noto è stato chiuso a causa dei danni alla pista, al terminal e alle strade di accesso, e 500 persone sono rimaste bloccate all'interno dei veicoli nel parcheggio, ha riferito l'emittente pubblica Nhk.

A Suzu, una città costiera di poco più di 5.000 famiglie vicino all'epicentro del terremoto, potrebbero essere state distrutte fino a 1.000 case, secondo il sindaco Masuhiro Izumiya. "La situazione è catastrofica", ha detto.

In tutta la prefettura di Ishikawa, le autorità hanno confermato finora 30 morti, la metà dei quali a Wajima, un'altra città duramente colpita nella remota punta settentrionale della penisola.

I vigili del fuoco stanno cercando di spegnere le fiamme in diverse città e di liberare altre persone intrappolate negli edifici crollati, ha riferito l'Agenzia giapponese per la gestione degli incendi e dei disastri.

Sono state rilevate più di 140 scosse da quando il terremoto ha colpito per la prima volta ieri, ha riportato l'Agenzia meteorologica giapponese, che ha avvertito che altre forti scosse potrebbero verificarsi nei prossimi giorni.

(Tradotto da Camilla Borri, editing Francesca Piscioneri)