L'Ontario ha annunciato martedì una ristrutturazione da 2 miliardi di dollari (1,5 miliardi di dollari) di una centrale nucleare vicino a Toronto, per prolungare la vita dell'impianto obsoleto di 30 anni e contribuire a soddisfare il previsto aumento della domanda di elettricità della provincia canadese.

L'Ontario Power Generation (OPG), di proprietà del governo provinciale, inizierà i lavori preliminari per la stazione di Pickering quest'anno e il progetto dovrebbe essere completato entro la metà degli anni '30, ha dichiarato l'Ontario in un comunicato.

Entro il 2050 - l'anno in cui il Canada punta a raggiungere le emissioni nette zero - la domanda di elettricità dell'Ontario potrebbe più che raddoppiare con l'aumento dell'uso di veicoli elettrici e di altre tecnologie pulite, secondo l'Independent Electricity System Operator della provincia.

La ristrutturazione della stazione, situata a circa 45 km (28 miglia) a est di Toronto, creerebbe circa 11.000 posti di lavoro durante la costruzione e circa 6.400 posti di lavoro dopo il completamento. Il progetto deve essere approvato dalla Commissione federale per la sicurezza nucleare.

L'impianto è entrato in funzione nel 1971 e non è stato ampliato dal 1986.

L'Ontario, con 15,8 milioni di persone, è la più popolosa delle 10 province. Questo numero potrebbe crescere di 5 milioni di persone nel prossimo decennio, secondo il Governo.

"Con l'arrivo di nuovi investimenti e posti di lavoro in Ontario e la rapida crescita della popolazione, la nostra provincia ha bisogno di energia pulita e accessibile", ha dichiarato il Ministro delle Finanze dell'Ontario Peter Bethlenfalvy in un comunicato.

Dopo la ristrutturazione, si prevede che l'impianto di Pickering produrrà un totale di 2.000 megawatt di elettricità, sufficienti per alimentare 2 milioni di case, secondo il Ministero dell'Energia dell'Ontario.

L'energia nucleare è considerata una parte fondamentale del piano del Canada per raggiungere gli obiettivi di emissioni e il Paese sta investendo anche nella nuova tecnologia nucleare chiamata piccoli reattori modulari (SMR), considerati efficienti, più veloci da costruire e un modo per allontanarsi dai combustibili fossili.

Il think tank ambientale Clean Energy Canada ha affermato che la decisione è un passo prudente, anche se per i progetti futuri dovrebbero essere prese in considerazione anche altre fonti non emissive.

"Anche se il nucleare farà parte del mix energetico per un futuro a zero emissioni, non è una pallottola d'argento", ha dichiarato in un comunicato la vicepresidente della politica e della strategia Rachel Doran, aggiungendo che i costi delle fonti di energia rinnovabili, come l'eolico e il solare, dovrebbero diminuire del 40% nel prossimo decennio.

(1 dollaro = 1,3419 dollari canadesi) (Servizio di Ismail Shakil e Steve Scherer a Ottawa; Redazione di Bernadette Baum, David Ljunggren e Nick Zieminski)