Ftse Mib termina a +0,02%. Mini rimbalzo per Mps a +0,9%

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 05 set - Seduta fiacca per le Borse europee, nonostante lo sprint del comparto petrolifero spinto dalla performance al rialzo del greggio (wti ottobre +1,55% a 87,25 dollari al barile) innescata dalla decisione di Arabia Saudita e Russia di prolungare i tagli alla produzione. Milano che ha chiuso praticamente sui valori della vigilia (+0,02%), con lo spread a 172,68 punti (da 171 punti) e il rendimento dei Btp a dieci anni al 4,32% (ieri al 4,29%). Mentre si avvicinano le date clou di settembre delle riunioni dei consigli direttivi di Federal Reserve e Banca centrale europea, gli investitori preferiscono tirare i remi in barca, nell'attesa di conoscere le mosse sui tassi. Se l'istituto Usa dovrebbe prendere una pausa di riflessione, l'Eurotower dovrebbe invece procedere con nuovi ritocchi al rialzo del costo del denaro per frenare la corsa dell'indice dei prezzi. L'economia europea, però, ristagna, creando preoccupazione: l'attività del settore terziario ad agosto ha iniziato a registrare una contrazione, portandosi ai minimi da 30 mesi. Segnali poco confortanti sono arrivati anche dalla Cina, dove l'attività dei servizi, pur rimanendo in espansione, è peggiorata.

A Piazza Affari hanno tirato il freno le banche, fatta eccezione di Mps, rimbalzata dello 0,9%, dopo la frenata della vigilia, e Mediobanca (+0,75%). Si sono inoltre mosse al rialzo le Leonardo (+2,13%), oltre che le azioni oil, da Eni (+1,59%), a Saipem (+2,6%), fino a Tenaris (+1,5%). Sono andate bene le Prysmian (+0,46%), premiate per un nuovo progetto in Australia. Moncler ha invece lasciato sul parterre l'1,69%, risentendo con tutto il lusso dei timori che l'economia cinese batta la fiacca.

Sul mercato dei cambi, l'euro vale 1,0711 dollari (ieri in chiusura a 1,0791) e 158,16 yen (da 158,01), mentre il rapporto dollaro/yen è a 147,66 (da 146,45). Il gas è salito del 2,4% a 34,3 euro al megawattora. In rialzo, appunto, il petrolio, nonostante il progresso di oltre il 5% registrato in cinque giorni, dopo la notizia che l'Arabia Saudita ha deciso di estendere il taglio alla sua produzione di greggio di 1 milione di barili al giorno per ulteriori 3 mesi, da ottobre fino alla fine di dicembre. Anche la Russia, inoltre, ha annunciato di estendere i suoi tagli alla produzione pari a 300.000 barili al giorno.

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(RADIOCOR) 05-09-23 17:43:04 (0530)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN


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September 05, 2023 11:43 ET (15:43 GMT)