Il dollaro canadese ha subito poche variazioni rispetto alla controparte statunitense venerdì, ma si è diretto verso un calo settimanale, in quanto i dati sull'occupazione statunitensi e canadesi, più forti del previsto, si sono aggiunti alla recente pressione al rialzo sui rendimenti obbligazionari.

Il loonie è stato scambiato quasi invariato a 1,3705 contro il dollaro verde, o 72,97 centesimi di dollaro USA, dopo essere stato scambiato in un intervallo compreso tra 1,3684 e 1,3744.

Giovedì, la loonie ha toccato il livello più basso degli ultimi sei mesi, a 1,3785, mentre era in procinto di scendere dello 0,9% per la settimana, dato che l'impennata dei rendimenti obbligazionari ha scosso gli investitori a livello globale.

L'economia canadese ha più che triplicato le aspettative aggiungendo 63.800 posti di lavoro a settembre e i salari hanno continuato a salire, secondo i dati, aumentando le possibilità di un altro rialzo dei tassi.

"Con il rapporto di oggi, un aumento dei tassi di interesse più a lungo termine da parte della Banca del Canada sembra ragionevole", ha detto Michael Greenberg, gestore di portafoglio presso Franklin Templeton Investment Solutions.

I mercati monetari vedono il 40% di possibilità di un inasprimento in occasione del prossimo annuncio politico della BoC il 25 ottobre, rispetto al 28% prima dei dati.

Anche la crescita dei posti di lavoro negli Stati Uniti è aumentata a settembre, favorendo il biglietto verde rispetto ad un paniere di valute principali.

Gli analisti mantengono le loro previsioni rialziste sul dollaro canadese per il prossimo anno, sostenendo che la valuta è sottovalutata e potrebbe beneficiare degli stretti legami economici del Canada con gli Stati Uniti, secondo un sondaggio Reuters.

Anche il prezzo del petrolio, una delle principali valute canadesi, era in linea con un calo settimanale, poiché i timori della domanda dovuti ai venti contrari macroeconomici sono stati aggravati da un'altra revoca parziale del divieto di esportazione di carburante da parte della Russia.

I futures sul greggio statunitense sono scesi dello 0,2% venerdì a 82,18 dollari al barile, mentre i rendimenti dei titoli di Stato canadesi sono saliti lungo tutta la curva.

Il decennale è salito di 5,8 punti base al 4,193%, ma si è fermato al di sotto del massimo di 16 anni toccato martedì al 4,292%. (Servizio di Fergal Smith; Redazione di Andrea Ricci)