LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono sostanzialmente stabili, con un aumento a sorpresa delle scorte statunitensi che ha alimentato i timori su una domanda lenta da parte del primo consumatore di petrolio al mondo controbilanciando le preoccupazioni sull'offerta legate all'escalation del conflitto in Medio Oriente.

Intorno alle 11,25, i futures sul greggio Brent sono in rialzo di 55 centesimi, o dello 0,65%, a 85,8 dollari al barile. I futures del greggio West Texas Intermediate degli Stati Uniti salgono di 50 centesimi, o dello 0,62%, a 81,41 dollari.

Secondo i dati Eia, la scorsa settimana è stato registrato un aumento di 3,6 milioni di barili delle scorte di greggio negli Stati Uniti. Gli analisti intervistati da Reuters avevano previsto un calo di 2,9 milioni di barili.

Anche le scorte di benzina statunitensi sono cresciute, con un incremento di 2,7 milioni di barili, rispetto alle attese degli analisti che prevedevano un calo di 1 milione di barili.

A limitare il calo dei prezzi, i timori per la possibilità che la guerra tra Israele e Hamas a Gaza si estenda al Libano.

Le tensioni transfrontaliere tra Israele e Hezbollah si sono intensificate nelle ultime settimane, alimentando i timori di una guerra che potrebbe coinvolgere altre potenze regionali, tra cui l'Iran, importante produttore di petrolio.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)