Il Parlamento norvegese martedì ha votato a favore dell'autorizzazione all'esplorazione mineraria dei fondali marini dell'Artico, in linea con l'accordo raggiunto tra il Governo e i principali partiti di opposizione il mese scorso, superando le obiezioni degli ambientalisti.

La decisione giunge mentre la Norvegia spera di diventare il primo Paese a realizzare l'estrazione mineraria in acque profonde su scala commerciale e ad assicurarsi minerali critici e posti di lavoro, nonostante le preoccupazioni sull'impatto ambientale e gli appelli internazionali per una moratoria.

Non c'è ancora una data stabilita per l'inizio dell'esplorazione, anche se il piano prevede di assegnare alle aziende i diritti esclusivi per l'esplorazione e la potenziale estrazione da aree specifiche, dopo un processo di richiesta.

Il processo sarà modellato su quello stabilito per l'esplorazione di petrolio e gas in Norvegia, mentre questioni come la tassazione saranno discusse in una fase successiva, ha dichiarato a Reuters un responsabile politico.

"Ora vedremo se questo può essere fatto in modo sostenibile, e questo è il passo che abbiamo fatto ora", ha detto il Ministro dell'Energia Terje Aasland al Parlamento.

La versione emendata della proposta del Governo, che è stata discussa martedì, stabilisce requisiti di indagine ambientale più severi durante la fase di esplorazione, rispetto a quelli originariamente previsti. (Servizio di Victoria Klesty, editing di Terje Solsvik)