Un'espropriazione delle attività tedesche di Rosneft rimane un'opzione per Berlino, ha detto venerdì un segretario di Stato del Ministero dell'Economia tedesco, esortando l'azienda petrolifera russa a proporre rapidamente dei potenziali acquirenti e a non tornare come proprietari in un secondo momento.

I commenti di Michael Kellner arrivano un giorno dopo che la Germania ha esteso la sua amministrazione fiduciaria sui beni locali di Rosneft per la terza volta dal 2022, fermandosi a un'espropriazione, dato che Rosneft ha segnalato la sua volontà di trovare un nuovo proprietario.

Kellner ha detto che la Germania non permetterà di trovare proprietari sostitutivi per le attività - tra cui una partecipazione del 54,17% nella raffineria di Schwedt, nella Germania orientale - che consentirebbe a Rosneft di riacquistare in futuro.

"Ora spetta alla parte russa presentare i possibili acquirenti. Se si tratta di investitori al di fuori dell'UE, effettueremo i controlli del caso in linea con la legge sul commercio estero e sui pagamenti", ha dichiarato Kellner.

"La questione dell'esproprio rimane sul tavolo. È chiaro che abbiamo bisogno di una soluzione permanente per i tre siti di raffinazione", ha detto Kellner, riferendosi anche alle altre due partecipazioni tedesche di Rosneft nelle raffinerie MiRo e Bayernoil. (Servizio di Andreas Rinke; Scrittura di Christoph Steitz Redazione di Ludwig Burger e Susan Fenton)