La Corte di Giustizia dell'Unione europea ha deciso di annullare le sanzioni imposte ai due miliardari dal 2022 al 2023 affermando che l'Ue non ha fornito prove sufficienti per giustificare il loro inserimento nella una lista di persone colpite dalle misure restrittive.

"Il Tribunale ritiene che nessuna delle ragioni esposte negli atti iniziali sia sufficientemente comprovata e che l'inclusione dei signori Aven e Fridman nelle liste in questione non sia quindi giustificata", ha detto in un comunicato il Tribunale Ue.

Fridman ha detto alla testata RBC che lui e il socio Aven sono "soddisfatti" della decisione del tribunale.

A entrambi sono stati congelati fondi e risorse economiche dopo l'imposizione di restrizioni da parte del Consiglio europeo in seguito all'invasione russa dell'Ucraina.

Entrambi sono i principali azionisti del gruppo Alfa , che comprende la principale banca privata russa Alfa Bank e il maggior retailer di generi alimentari X5 Retail Group.

Il tribunale ha stabilito che i due non avrebbero dovuto essere inclusi nella lista tra il febbraio 2022 e il marzo 2023.

Una decisione dell'Ue del marzo 2023 aveva reintrodotto le misure restrittive ai due uomini, che hanno presentato un ricorso separato contro tale azione.

Il Tribunale ha affermato che il Consiglio potrebbe avere dei motivi per stabilire che Fridman e Aven hanno stretti legami con il presidente russo Vladimir Putin. Tuttavia, non è stato dimostrato che gli uomini abbiano appoggiato azioni o politiche rivolte contro l'Ucraina o che abbiano sostenuto finanziariamente le decisioni della Russia.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che la Russia ritiene che tali sanzioni siano illegali e distruttive e che i due imprenditori hanno la possibilità di contestarle.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Andrea Mandalà)