(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 20 gen - "Insieme alle organizzazioni sindacali - prosegue - abbiamo individuato nella definizione del fondo di solidarietà per la filiera tlc una risposta per accompagnare le azioni di formazione, riqualificazione e riorganizzazione rese necessarie dai processi di innovazione tecnologica e di trasformazione, rispetto al quale auspichiamo un supporto economico pubblico, aggiuntivo al finanziamento da parte di imprese e lavoratori, che ne acceleri la piena operatività soprattutto nella fase di avvio, dal primo gennaio 2024, per il primo triennio".

Oltre al fondo di solidarietà, aggiunge Di Raimondo, "è necessario poter continuare a disporre di strumenti come il contratto di espansione che in questi anni ha dimostrato la sua capacità di accompagnare l'evoluzione del lavoro non solo nella filiera tlc, ma anche in altri comparti produttivi e il suo mancato rifinanziamento rischia di rallentare l'impulso positivo a implementare soluzioni di politiche attive del lavoro in luogo di quelle passive. Sarebbe, quindi, determinante che già nei prossimi passaggi legislativi del decreto legge Milleproroghe sia possibile trovare la giusta attenzione per il contratto di espansione in ragione della sua capacità di favorire il ricambio generazionale, i necessari percorsi di aggiornamento delle competenze dei lavoratori in coerenza con il processo di trasformazione digitale delle imprese, individuando le risorse economiche che ne consentano una piena operatività anche per il prossimo triennio ovvero individuando soluzioni che, compatibilmente con i saldi di bilancio, ne consentano una definizione strutturale. Inoltre, è altrettanto importante rafforzare e rendere più stabile il Fondo Nuove Competenze a partire dall'inizio del 2024".

Tutti strumenti che, secondo l'associazione, gioverebbero in un periodo di profonda trasformazione. "Nel 2022, rispetto all'anno precedente, i ricavi degli operatori tlc in Italia sono diminuiti, del 3%, cui si accompagna una riduzione del saldo di cassa (Ebitda -Capex), pari a 0,7 miliardi nel 2022 e che, considerando anche il pagamento della maxi-rata per le frequenze 5G (circa 4,5 miliardi di euro), diventa addirittura negativo". Dall'altro lato, "vediamo che la filiera tlc registra una delle anzianità aziendali medie più elevate in Europa, sebbene tale tendenza sia in diminuzione grazie alle politiche attuate negli ultimi anni. Un esempio tangibile è la crescita, dal 12% al 20%, del numero di lavoratori con un'anzianità aziendale inferiore a 5 anni".

Nel complesso, secondo Asstel, serve dunque una politica industriale per le tlc, esigenza compresa dall'Europa che ha presentato una serie di strategie, dal Gigabit Act al Digital Network Act. "Le imprese della filiera tlc, attraverso le proprie competenze distintive, sostengono i processi di innovazione e oggi, grazie alla progettazione e allo sviluppo di nuovi servizi digitali, possono rispondere alle esigenze di persone, imprese e Pa in tutti i principali settori del sistema economico. L'Europa ha compreso la necessità sostenere le tlc e salvaguardarle sotto tutti i punti di vista: economico, industriale e geopolitico". L'Italia, dal canto suo, "deve consolidare tali principi e per il 2024 ci aspettiamo che vengano messi a punto tutti gli interventi necessari alla sostenibilità del settore. Ne cito alcuni: mitigazione strutturale del costo dell'energia, misure per l'efficienza energetica, semplificazione delle procedure autorizzative per la realizzazione delle reti, maggiore collaborazione tra Tlc e Big Tech, estensione delle misure del Piano 5.0 all'offerta di reti e servizi di telecomunicazioni". Per quanto concerne il tema dei limiti alle emissioni elettromagnetiche, conclude Asstel, "abbiamo apprezzato l'innalzamento del valore soglia da 6 a 15 V/mm previsto dalla Legge annuale per il mercato e la concorrenza, sarà importante ora che si completi il relativo percorso delineato nella legge".

Sim

(RADIOCOR) 20-01-24 12:00:35 (0227) 3 NNNN


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January 20, 2024 06:01 ET (11:01 GMT)