Le rare perdite previste per BP, Chevron, Eni, Exxon Mobil, Royal Dutch Shell e Total seguono un crollo dei prezzi del petrolio e del gas e della domanda a livelli mai visti da decenni, creando una tempesta perfetta per le compagnie energetiche che producono, raffinano, commerciano e vendono carburante.

Durante i precedenti crolli dei prezzi, i risultati dei produttori di petrolio integrati sono stati potenziati dalle operazioni di raffinazione i cui margini tipicamente beneficiano dei bassi prezzi del petrolio e forniscono una copertura interna.

Ma quando i viaggi, l'industria e gli affari sono stati fermati dalle serrate, i margini dei prodotti petroliferi raffinati, come la benzina, il diesel e il cherosene, sono scesi in territorio negativo.

Margini di raffinazione globali

Le divisioni commerciali possono fare soldi anche quando i prezzi crollano, sfruttando i movimenti irregolari del mercato.

I benchmark del prezzo del petrolio Brent e U.S. WTI sono scesi di circa un terzo da un anno all'altro, scendendo di circa il 66% nel primo trimestre e saltando rispettivamente dell'81% e del 92% nel secondo trimestre.

Gli estremi del prezzo del petrolio

L'unità di marketing e midstream di Equinor, che include il trading, è stato l'unico dipartimento dell'azienda a realizzare un profitto prima delle tasse nel secondo trimestre, in quanto si è trovato sul lato destro di una struttura di contango ripida, con prezzi del petrolio più economici rispetto ai contratti a scadenza successiva.

BP e Shell hanno già declassato le loro prospettive a lungo termine sui prezzi del petrolio, segnalando svalutazioni non-cash di 13-17,5 miliardi di dollari e 15-22 miliardi di dollari per il secondo trimestre, rispettivamente.

Per un grafico delle prospettive a lungo termine dei prezzi del petrolio delle majors, cliccare

Shell ha fornito una stima media delle aspettative degli analisti sui suoi guadagni trimestrali rettificati, crollando alla sua prima perdita di sempre a meno 674 milioni di dollari.

Previsioni sugli utili di Shell

Shell, Eni e Total devono riferire il 30 luglio.

Exxon e Chevron devono riferire il 31 luglio e BP il 4 agosto.