MILANO (MF-DJ)--Un altro effetto degli sforzi dei banchieri centrali per combattere l'inflazione in tutto il mondo sembra essere l'evaporazione - quasi completa - della somma mondiale del debito a rendimento negativo. Secondo i dati dell'indice Bloomberg, il debito è ora pari a 271 miliardi di dollari, in calo rispetto agli oltre 18.400 miliardi di dollari di due anni fa.

Questo insolito debito si è accumulato negli ultimi anni, quando le banche centrali di Europa e Giappone hanno mantenuto i loro tassi di interesse obiettivo sotto lo zero per cercare di stimolare la crescita economica. Quest'anno, però, l'aumento dell'inflazione ha spinto le principali banche centrali europee ad aumentare i tassi, riportando i rendimenti in territorio positivo.

Il debito a rendimento inferiore allo zero è rimasto quasi tutto in Giappone. La scorsa settimana, però, la BoJ ha allentato gli sforzi per mantenere il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni al di sotto dello 0,25%. Nei giorni successivi, il rendimento dei titoli decennali giapponesi è salito a poco meno dello 0,5% e quello dei titoli a più breve scadenza sono diventati positivi. Ora solo i rendimenti dei titoli di Stato giapponesi con scadenza inferiore o uguale a un anno rimangono negativi.

Alcuni investitori ritengono che questa mossa abbia aperto la strada a un aumento del tasso d'interesse target della Bank of Japan al di sopra dello zero il prossimo anno, dal -0,1% attuale. In tal caso, i rendimenti dei titoli giapponesi a breve termine diventerebbero probabilmente positivi.

La Bce, insieme alle banche centrali di Svezia, Danimarca e Svizzera, hanno tutte mantenuto i loro tassi d'interesse obiettivo sotto lo zero alla fine degli anni 2010, portando una marea di rendimenti negativi dei titoli di Stato nel continente. Ora, però, tutte hanno riportato i tassi di interesse in positivo. Il tasso della Bce è passato dal -0,5% di gennaio al +2% di fine 2022.

La BoJ ha mantenuto il tasso di interesse di riferimento sotto lo zero dal 2016 nel tentativo di stimolare la scarsa crescita economica, ma l'aumento dei prezzi sta mettendo alla prova l'impegno della banca in questa strategia. La banca centrale ha descritto il suo recente cambiamento nella politica della curva dei rendimenti come un aggiustamento tecnico. Tuttavia, la mossa ha acceso un dibattito sulla possibilità che i funzionari portino il tasso obiettivo più in alto l'anno prossimo.

Gli economisti di Goldman Sachs hanno considerato la decisione della BoJ come "un segnale che i tassi di policy potrebbero essere ulteriormente ritoccati nei prossimi mesi", hanno scritto in una nota ai clienti la scorsa settimana. Brent Donnelly, trader valutario e analista macro che dirige Spectra Markets, sostiene che il percorso della Banca dipenderà da chi verrà scelto come successore di Haruhiko Kuroda, governatore della Banca del Giappone, il cui mandato scade l'anno prossimo. "Potrebbero scegliere una figura colomba o falco, e questo è probabilmente l'unico segnale da conoscere", conclude Donnelly.

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December 28, 2022 06:27 ET (11:27 GMT)