MILANO (Reuters) - Piazza Affari dimezza il rialzo della mattina, penalizzata dall'avvio debole di Wall Street che risente del calo di Cisco a causa del rallentamento della domanda di suoi prodotti.

Sullo sfondo resta l'ottimismo di un accordo sul tetto al debito Usa nel prossimo fine settimana.

Intorno alle 16,15 l'indice Ftse Mib sale dello 0,33%, poco sopra i minimi di seduta. Gli scambi sono pari a 1,1 miliardi di euro.

Tra i titoli in evidenza:

In gran spolvero Saipem che balza del 3,2% sulla scia dei nuovi contratti offshore per 850 milioni di dollari annunciati stamani, con attese di un impatto positivo sui margini. "La notizia è positiva per il titolo. I contratti rappresentano il 13% della raccolta ordini stimata nel 2023 per l'E&C offshore ovvero l'8% della raccolta complessiva di gruppo", scrive Equita nel daily.

In scia bene anche Gas Plus a +2%.

In deciso rialzo i titoli Mfe-MediaForEurope con le azioni A in rialzo del 7,24% e le azioni B in crescita del 6%. Secondo indiscrezioni stampa il fondatore Silvio Berlusconi potrebbe lasciare domani il San Raffaele, dove è ricoverato dal 5 aprile. Un trader lega il rialzo odierno alle ricorrenti voci di cessione del gruppo media.

In recupero le banche dopo i recenti ribassi. Le big Unicredit e Intesa Sanpaolo sono in rialzo rispettivamente dell'1,9% e dell'1,4%. Resta negativa, invece, Mps in flessione del 2%.

Peggiora Erg, mentre è stabile Brunello Cucinelli dopo che Reuters ha scritto che il gruppo del lusso umbro potrebbe entrare nell'indice Ftse Mib con la revisione di giugno al posto di Erg.

Debutto positivo in borsa per Italian Design Brands, in crescita del 3,3% a 11,24 euro rispetto al prezzo di collocamento di 10,88 euro.

Scivola A2A con un ribasso del 2,8% su realizzi dopo il recente rally (+21% ultimi tre mesi) e nonostante il giudizio positivo del broker Equita che ha anche alzato le stime di Ebitda 2023-25 del 2-3%, incrementando il prezzo obiettivo del 5% a 1,95 euro. Gli analisti di Intesa Sanpaolo vedono "un potenziale di rialzo limitato dopo la recente performance con i prezzi attuali che riflettono i fondamentali della società guardando ai multipli sulle stime al 2023".

Giù anche Hera con un ribasso del 2,6%. Terna arretra dell'1,65%.

(Giancarlo Navach, editing Sabina Suzzi)