Anche dalle big Usa Goldman Sachs e Morgan Stanley giungono messaggi contrastanti, con la prima in forte calo per risultati trimestrali sotto le attese e la seconda in netto rialzo dopo utili migliori del previsto.

Persistono intanto i timori di rallentamento dell'economia cinese dopo il dato deludente sul Pil del quarto trimestre diffuso questa notte, mentre indiscrezioni su un prossimo rallentamento nel rialzo dei tassi della Bce dà un po' di sostegno ai mercati.

Intorno alle 17 l'indice Ftse Mib sale dello 0,2%. Volumi per 1,5 miliardi di euro.

Tra i titoli in evidenza:

LEONARDO è il protagonista della seduta con un rialzo di quasi il 5% grazie alla promozione a 'buy' di Goldman Sachs.

Accelera nel finale RECORDATI con +4%.

L'avvio di copertura a 'overweight' da parte di Barclays fa bene a STM che sale dell'1,9% nonostante l'andamento debole di molti tech Usa.

Smorza il rialzo TIM (+0,5%), già tonica ieri dopo l'annuncio delle dimissioni dal board dell'AD di Vivendi Arnauld de Puyfontaine. Secondo Equita, la decisione "potrebbe segnalare che il Cda e il governo si stanno muovendo nella direzione della vendita di NetCo alla cordata guidata da Cdp piuttosto che nella direzione del demerger, supportata da Vivendi" che, nel ruolo di puro azionista, avrebbe più libertà di decidere o proporre piani alternativi. "La notizia ci sembra quindi positiva in quanto segnaletica di un chiarimento e di un'accelerazione sul percorso individuato dal governo per la rete", conclude il broker.

Banche in deciso calo dopo il rialzo di ieri, con UNICREDIT -1,3% e INTESA SANPAOLO -1,6%. Recupera dai minimi di seduta BANCO BPM (-1%) dopo la corsa della vigilia.

Debole FINECOBANK (-1,6%), preferita da JP Morgan tra gli asset manager ma in un contesto che si prospetta difficile per il settore quest'anno, secondo il broker.

Debole IVECO (-2%) mentre STELLANTIS recupera e si porta intorno alla parità.

Scende ENEL mentre passa in positivo ENI, si rafforza TENARIS (+3,5%).

(Claudia Cristoferi, editing Sabina Suzzi)