MILANO (Reuters) - Piazza Affari si muove in rialzo a metà mattina, in linea con le altre borse europee, sulla scia di risultati aziendali positivi per il 2021 e guidance incoraggianti per l'anno in corso, con Leonardo che spicca su tutte.

Ciò nonostante persistono le tensioni sul fronte ucraino, con il conflitto che prosegue dopo che i colloqui tra i ministri degli Esteri di Kiev e Mosca di ieri in Turchia non hanno avuto esito positivo.

Il presidente Usa Joe Biden oggi dovrebbe lanciare un appello a interrompere le normali relazioni commerciali con la Russia, mentre i leader Ue valutano un ulteriore aumento della pressione su Russia e Bielorussia.

Intorno alle 10,15 il FTSE Mib guadagna lo 0,70%.

Tra i titoli in evidenza:

Leonardo strappa (+9,6%) in testa al paniere principale sull'onda dei risultati del 2021 e della guidance per l'anno in corso resi noti ieri, spinti dalle prospettive di aumento delle spese militari in Europa in seguito all'invasione russa dell'Ucraina. Il gruppo della difesa ha inoltre detto di aver sospeso il business degli elicotteri civili in Russia e di non essere al momento esposto in modo significativo verso la Russia e l'Ucraina

Positiva Telecom Italia che dopo una partenza lenta nei primi scambi arriva a guadagnare l'8,3%, mentre le azioni di risparmio avanzano del 7,1%. Il titolo sale in attesa che si definiscano le strategie del gruppo in vista del Cda di domenica sull'offerta di Kkr. Ieri Bloomberg ha scritto che secondo gli adviser il gruppo telefonico potrebbe raggiungere una valutazione di 27,8 miliardi di euro se il piano di scorporo della rete raggiungesse l'obiettivo di creare una rete unica in Italia.

Leggermente deboli i bancari dopo il recente crollo: Unicredit cede 0,2%, Intesa Sanpaolo perde 0,9%. Bper avanza invece dello 0,4% e Banco Bpm guadagna 1,7%.

Bene Brunello Cucinelli che avanza del 6,9% dopo risultati annuali e guidance 2022 sopra le attese, mentre TOD'S guadagna il 3,7% e MONCLER sale dell'1,2%.

Tra gli energetici, Eni avanza dello 0,9% e Tenaris segna +1,5%. Peggio invece Saipem, che cede 1,2%.

(Federico Maccioni, editing Sabina Suzzi)