Nella tarda serata di ieri a Wall Street gli indici americani hanno recuperato per chiudere in rialzo, ma stamani i futures sono tutti in forte calo, a partire da quello sul Nasadaq che arretra dell'1,85%, facendo presagire un avvio di seduta di storno.

"Tutto sommato il fatto che non siamo partiti in forte rialzo potrebbe essere anche un segnale positivo di probabile recupero nel pomeriggio. Bisogna vedere come evolve la situazione degli indici Usa", osserva un trader.

Intorno alle 10,00 l'indice FTSE Mib sale dello 0,6% dopo che ieri ha perso il 4%.

Tra i titoli in evidenza:

In forte calo e in controtendenza Leonardo in flessione del 5%, sui minimi da prima di Natale, penalizzate dalla notizia di un'inchiesta in Kuwait su una commessa di Eurofighter Typhoon forniti dal gruppo della difesa italiano. Ieri il Kuwait ha deferito due militari con il sospetto di corruzione legata a questo accordo.

Rimbalzo corale un po' per tutti i titoli piu' venduti ieri, come le banche, con UniCredit in crescita dell'1,25%. Intesa Sanpaolo (+0,6%), restano cedenti invece Banco Bpm e Bper in calo dello 0,5%.

In spolvero il settore oil molto penalizzato dal ritracciamento del Brentt: Eni (+0,5%), Saipem (+1,3%) e Tenaris(+2,3%).

Stellantis piatta non riesce a risollevarsi dopo il forte selloff di ieri, stabile anche CNH, mentre è piu' corposo il rimbalzo di Pirelli che sale dell'1,3%.

Diasorin ancora debole (-0,55%) dopo che ieri ha perso il 5,7% penalizzata dalla notizia di un rinvio a giudizio per insider trading dell'AD Carlo Rosa al quale l'azienda ha rinnovato la fiducia. Il broker Banca Akros scrive che "la notizia è negativa, ma si tratta di una vicenda personale che non coinvolge la società in alcun modo".

Tra i titoli minori, corre anche oggi EPRICE, in asta di volatilità a +11,5%, in scia alla manifestazione di interesse presentata da Negma per il risanamento della società.

(Giancarlo Navach, in redazione a Roma Stefano Bernabei)