A migliorare il clima sui mercati le dichiarazioni del nuovo ministro delle Finanze inglese, Jeremy Hunt, secondo cui il suo governo annullerà quasi tutte le modifiche fiscali annunciate nel piano di crescita economica del primo ministro Liz Truss tre settimane fa.

"Continua la ripartenza delle borse, non parlerei di un rally, ma di un recupero anche perché i volumi sono ancora bassi", osserva un trader.

Intorno alle 16,20 il FTSE Mib guadagna l'1,95%. Volumi sempre molto contenuti, di poco sopra 1,1 miliardi di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Sotto i riflettori la galassia Telecom con le ordinarie che balzano a +7,7% e le risparmio a +7,2%. Un trader osserva che sul titolo, vicino ai minimi storici, torna l'attenzione dopo l'indiscrezione stampa circa una possibile Opa sull'intero gruppo di tlc da parte del fondo Cvc in accordo con l'azionista Vivendi e il governo italiano.

In scia ben raccolta anche Tiscali che sale del 6,9%.

Movimenti speculativi su Mps nel secondo giorno dell'aumento di capitale iperdiluitivo da 2,5 miliardi, con le azioni sempre inchiodate a 2 euro, pari al prezzo di sottoscrizione, mentre i diritti dopo il crollo di oltre il 90% ieri, oggi salgono del 4% su acquisti speculativi e legati al trading giornaliero. Secondo un trader non cambia il copione: i diritti sono oggetto di numerose vendite a causa dell'onerosità dell'aumento di capitale che spinge gli investitori a liberarsi di questi titoli.

Ben comprato il resto del comparto. Tonica Bper in crescita dell'1,6%, più lenta Banco Bpm a +0,3%. Meglio le big Intesa Sanpaolo e Unicredit in crescita rispettivamente del 4,2% e del 2,5%.

Seduta di generale recupero per i titoli più colpiti dalla lettera di recente e che quindi si trovano in ipervenduto, come Poste Italiane (+4,2%), con le azioni che da inizio anno perdono il 26%.

Ben raccolti i ciclici, come Danieli a +2,7% e Interpump a +5,2%. Nell'automotive Stellantis e Pirelli salgono rispettivamente del 2,6% e dello 0,4%.

Infine, spunti su Diasorin che sale del 5,7% e Amplifon (+4,3%), titoli anche questi messi un po' da parte dagli investitori.

(Giancarlo Navach, editing Gianluca Semeraro)