A conclusione della due giorni di politica monetaria, il Fomc dovrebbe varare un altro rialzo da 75 punti base dopo quello di giugno.

A livello globale a sostenere i mercati oggi anche le attese di un avvio positivo a Wall Street sulla scia dei risultati sopra le attese di Microsoft e Google.

"I mercati sono spinti dalle trimestrali", osserva un trader.

Intorno alle 12,50 l'indice FTSE Mib cresce dello 0,76%. Volumi pari a 650 milioni di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Bancari sottotono se non fosse per il balzo di Unicredit (+6,3%) dopo i risultati del secondo trimestre sopra le attese e con un miglioramento della guidance per l'anno in corso. "Unicredit ha riportato molto bene, sia sui ricavi che sul costo del rischio e speriamo che sia di buon auspicio anche per le altre banche", sottolinea un trader.

Poco mossi Intesa Sp, Bper e Banco Bpm cresce del 2%.

Nel settore oil Saipem guadagna l'1,5%, in rallentamento dai massimi di avvio, dopo i risultati del semestre che vedono una contrazione della perdita netta e la conferma degli obiettivi per l'anno. "Il set di risultati ha risvolti positivi per il titolo in quanto migliori delle attese e coerenti con il progressivo miglioramento delineato nel piano industriale", scrive Equita nel daily.

Sul versante opposto Fincantieri è in flessione del 6,2%, ma il titolo è arrivato a perdere anche il 13% post risultati del semestre con il mercato che non ha apprezzato in particolare il dato sull'indebitamento netto, e ci sono timori di un aumento di capitale. Sempre Equita scrive che "preliminarmente, ci aspettiamo una revisione mid-to-high single digit dell'Ebitda 2023-24 atteso. La nostra preoccupazione rimane sulla sostenibilità della struttura finanziaria".

Spunti su Nexi che balza del 7,7% in attesa dei risultati in settimana. Da inizio anno il titolo è in perdita di oltre il 37%.

Trascurata Generali in flessione dell'1%, che risente della decisione di Jp Morgan di tagliare il giudizio a "Neutral" da "Overweight" e il prezzo obiettivo a 17 euro da 23,50 euro precedente.

Realizzi sulle utility, deboli anche in Europa con Terna e Snam in calo rispettivamente dello 0,8% e dell'1,3%. Fa peggio Italgas che arretra dell'1,9%.

(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei, Francesca Piscioneri)