STRASBURGO (Reuters) - L'Unione europea cercherà di costruire un rapporto di fiducia attraverso il dialogo, anche con gli agricoltori, prima di decidere il prossimo obiettivo di riduzione delle emissioni.

La Commissione europea ha raccomandato di fissare un obiettivo di riduzione delle emissioni nette di gas serra del 90% entro il 2040 per contenere il cambiamento climatico. L'agricoltura contribuisce per oltre il 10% alle emissioni totali di gas serra dell'Unione europea.

"Non abbiamo deliberatamente fatto in modo che la questione riguardasse specificamente un settore o l'altro", ha detto Hoekstra a Reuters.

La proposta punta a "costruire fiducia e sostegno" prima che venga presa una decisione definitiva sull'obiettivo del cambiamento climatico, ha detto Hoekstra.

"Vogliamo dialogare con le piccole e medie imprese, con l'industria... con gli agricoltori ma anche con tutti coloro che fanno parte dell'ecosistema agricolo", ha detto.

La Commissione europea ha eliminato all'ultimo momento l'indicazione di quanto l'agricoltura dovrà contribuire all'obiettivo climatico, dopo settimane di proteste da parte degli agricoltori e in vista delle elezioni europee di giugno in cui l'estrema destra, in competizione con gli altri partiti per ottenere i voti degli agricoltori, è vista in crescita.

Secondo l'analisi Ue, le emissioni non Co2 dell'agricoltura devono diminuire del 30% entro il 2040 per rispettare l'obiettivo complessivo del 90% di emissioni. Questa cifra è stata eliminata dall'annuncio di oggi, sebbene fosse stata inclusa in un'analisi tecnica dell'obiettivo.

In risposta alle proteste degli agricoltori, l'Ue ha ritirato una legge per ridurre l'uso dei pesticidi, ha ritardato gli obiettivi 'green' sui terreni incolti e ha avviato un dialogo con i rappresentanti del settore agricolo per dissipare la percezione che Bruxelles non abbia a cuore i loro problemi.

La lobby agricola Copa-Cogeca, che ha criticato aspramente le precedenti misure dell'Unione europea, ha accolto con favore l'obiettivo climatico 2040.

"Finalmente è stato scelto un dialogo con gli agricoltori", si legge in un comunicato del gruppo.

Gli attivisti per il clima hanno invece criticato l'assenza di un obiettivo di emissioni specifico per l'agricoltura come poco lungimirante, affermando che ritardare l'azione esporrebbe gli agricoltori a siccità e inondazioni più distruttive alimentate dal riscaldamento globale.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Francesca Piscioneri)