MILANO (MF-DJ)--Un inizio settimana da bollino rosso per il gas: i Paesi europei si spaccano sulla proposta di Bruxelles di tagliare del 15% i consumi di energia, mentre la Russia fa quello che l'Europa più temeva, annunciando una nuova riduzione dei flussi del Nord Stream. Per il Consiglio europeo di oggi, che discuterà proprio i piani d'emergenza, non poteva esserci vigilia peggiore.

Il colosso russo, scrive MF, fermerà un'altra turbina nella sua stazione di compressione principale: dal 27 luglio i volumi scenderanno a 33 milioni di metri cubi al giorno, un taglio del 50% rispetto ai circa 60 milioni di m3 attuali, che già rappresentavano un flusso del 40%. Significa che Nord Stream 1 tornerà a lavorare ad appena il 20% della capacità, dopo un effimero e comunque limitato recupero dei flussi. Il colosso russo ha dichiarato che le sanzioni stanno ancora ostacolando la manutenzione del gasdotto, lasciando intendere che sta all'Unione europea rimuoverle se non vuole correre ulteriori rischi sulle forniture. Immediate le ripercussioni sui prezzi. Dopo le dichiarazioni di Gazprom, i futures di agosto al Ttf di Amsterdam sono aumentati a 179 euro per MWh, con un incremento di oltre il 10% dall'inizio della giornata.

red/lab

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2608:10 lug 2022


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July 26, 2022 02:11 ET (06:11 GMT)