ZURIGO (awp/ats/awp) - Il settore dei centri commerciali svizzeri ha registrato un aumento delle vendite e della frequenza dei visitatori nel 2023. Inoltre, in questi "templi dello shopping" si sono verificati numerosi cambi di affittuari.

A fine dicembre, in Svizzera si contavano 195 centri commerciali, compresi quelli presenti nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti. Secondo un'indagine condotta dall'associazione di categoria Swiss Council of Shopping Places (SCSP), a cui hanno partecipato 27 grandi magazzini, l'anno scorso 17 di essi hanno aumentato il proprio fatturato. Dal canto loro, sei centri commerciali sono riusciti a mantenere il proprio giro d'affari allo stesso livello dell'anno precedente. Quattro hanno hanno invece registrato un calo delle vendite.

Sono stati segnatamente i centri più piccoli e quelli più grandi ad aver avuto particolare successo, stando ai dati forniti oggi dalla SCSP. Quasi tre quarti dei "piccoli" centri commerciali, con superfici di vendita comprese tra 5'000 e 10'000 metri quadrati, hanno aumentato le vendite. Anche quelli più grandi, con spazi superiori ai 25'000 m2, hanno registrato una crescita.

Meno bene centri di medie dimensioni

Dal canto loro, i centri di medie dimensioni, con una superficie di vendita compresa tra 10'000 e 25'000 m2, hanno incontrato le maggiori difficoltà: tutti i centri che hanno registrato un calo del fatturato appartengono a questa categoria.

Nella maggior parte dei centri commerciali (17) si è inoltre assistito a un aumento dei visitatori. Otto hanno visto il numero di visitatori rimanere al livello dell'anno precedente, mentre due hanno perso clienti.

Sempre secondo l'SCSP, negli ultimi anni, 25 dei 27 centri presi in considerazione hanno subito cambiamenti "significativi" di affittuari. In totale, gli inquilini sono cambiati 120 volte. I cambi di locatari sono stati particolarmente frequenti nei centri con la superficie maggiore.

Secondo l'indagine, i cambiamenti di affittuari dimostrano che i centri commerciali non sono più richiesti solo per i tipici punti vendita. Infatti, in tali centri i clienti non vogliono solo acquistare scarpe da ginnastica, passata di pomodoro e romanzi gialli, ma anche mangiare, andare dal medico, farsi fare le unghie e riparare il cellulare.

Secondo l'SCSP, i nuovi ingressi e le nuove locazioni nei centri commerciali concernono "principalmente i settori dei servizi alla persona, della salute, del benessere e dei beni di consumo quotidiano". I rami più frequentati nei grandi magazzini sono la moda, la bellezza, i cosmetici, lo sport, la medicina, la gastronomia, le telecomunicazioni e l'alimentazione uomini e animali.