MILANO (MF-DJ)--La Cina ospiterà i leader di una ventina di Paesi in occasione delle Olimpiadi invernali, evidenziando il crescente divario tra le democrazie occidentali e le Nazioni che sono interessate a mostrare solidarietà a una potenza che sta cercando di sfidare l'ordine globale guidato dagli Stati Uniti.

Mentre gli Usa e diverse democrazie occidentali hanno chiesto il boicottaggio diplomatico delle Olimpiadi invernali, il presidente russo, Vladimir Putin, e il principe ereditario dell'Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, saranno tra coloro che incontreranno il leader cinese, Xi Jinping, e parteciperanno alla cerimonia di apertura di domani dei Giochi. Nel gruppo compaiono anche i capi di stato dei Paesi del Medio Oriente e dell'Asia centrale che dipendono sempre più dagli affari e dal commercio con la Cina. Molti di loro, tra cui Cina e Russia, sono stati esclusi dal vertice di due giorni per la democrazia del presidente Usa, Joe Biden, a dicembre.

Steve Tsang, il direttore del China Institute presso la Soas University di Londra, ha affermato che il numero di dignitari stranieri che andranno a Pechino è inferiore a quello che il Governo cinese aveva in mente quando ha presentato la candidatura per le Olimpiadi invernali nel 2013, cinque anni dopo le sue trionfanti Olimpiadi estive. "La Cina voleva il riconoscimento globale e essere accettata come un attore positivo e un leader negli affari globali", ha affermato Tsang. Invece, "la vigorosa politica estera cinese negli ultimi due anni è riuscita a far sì che solo le autocrazie e i Paesi dipendenti dalla Cina le fornissero quel riconoscimento", ha aggiunto.

Non parteciperanno ai Giochi importanti rappresentanti delle Nazioni democratiche allineate agli Stati Uniti, anche se la Francia invierà a Pechino la ministra dello Sport, Roxana Maracineanu. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha detto che il suo Paese non si unisce al boicottaggio diplomatico di Biden, definendo lo sforzo della Casa Bianca "insignificante e semplicemente simbolico". Tuttavia, Maracineanu è considerata un esponente di livello relativamente basso ed è improbabile che partecipi alla cerimonia di apertura. Gli Stati Uniti hanno citato la repressione cinese dei musulmani uiguri nella regione nord-occidentale dello Xinjiang quando hanno preso la decisione di boicottare i Giochi invernali. Pechino, che accusa Washington di mentire sugli abusi dei diritti nello Xinjiang, ha affermato che sta cercando di offuscare i Giochi.

Il primo ministro pakistano, Imran Khan, che sarà tra i leader presenti, ha deviato le critiche occidentali sulla situazione dei diritti umani in Cina, dicendo che il suo Paese aveva inviato il suo ambasciatore nello Xinjiang e non aveva trovato prove di violazioni dei diritti umani. Il Pakistan è uno stretto alleato della Cina e una vetrina per l'iniziativa infrastrutturale Belt and Road di Pechino.

Tra i Paesi che invieranno i loro capi di stato in Cina, tra cui Egitto, Qatar ed Emirati Arabi Uniti, non hanno atleti che gareggiano ai Giochi invernali, mentre agli atleti russi è stato impedito di gareggiare con la loro bandiera dal Comitato Olimpico Internazionale. L'Arabia Saudita ha un solo atleta - lo sciatore alpino Fayik Abdi - che è il primo a gareggiare per il Regno in un'Olimpiade invernale.

La solida rappresentanza del Medio Oriente questa settimana a Pechino arriva tra le preoccupazioni per il ritiro degli Stati Uniti dalla regione. "Il fatto che gli Stati Uniti abbiano il piede fuori dalla porta rende ancora più importante la diversificazione delle relazioni internazionali", ha affermato Jon Alterman, direttore del programma per il Medio Oriente presso il Center for Strategic and International Studies di Washington.

Tra i leader riuniti, nessuno sarà osservato più da vicino di Putin, che incontrerà Xi domani, in un momento in cui l'Europa e il mondo occidentale stanno guardando con attenzione alle centinaia di migliaia di truppe russe radunate lungo il confine con l'Ucraina. Il vertice sarà il primo incontro di persona tra i due leader in più di due anni e la loro più stretta cooperazione complicherà le cose per l'amministrazione Biden. Gli esperti affermano che Putin potrebbe usare il suo viaggio a Pechino per cercare un sostegno cinese più esplicito ai suoi sforzi per respingere gli Stati Uniti e l'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (Nato). In un articolo pubblicato ieri dall'agenzia di stampa statale cinese Xinhua, Putin ha scritto che i due Paesi hanno approcci simili quando si tratta di risolvere le sfide globali e ha parlato dell'ampliamento di una serie di collaborazioni con la Cina, tra cui i meccanismi valutari volti a compensare le sanzioni.

Sarà presente ai Giochi anche il presidente kazako, Kassym-Jomart Tokayev, che solo il mese scorso ha represso le proteste antigovernative nel suo Paese con l'assistenza delle truppe russe. Xi ha dato il suo sostegno a Tokayev incolpando per i disordini forze esterne, mentre il ministro degli Esteri cinese si è offerto di collaborare ulteriormente con il Kazakistan per quanto riguarda l'applicazione della legge e la sicurezza. Anche se i più stretti alleati degli Stati Uniti, tra cui Regno Unito, Canada, Australia e Giappone, si sono uniti per attuare una sorta di boicottaggio diplomatico, molti sono stati attenti a evitare di far arrabbiare la Cina. La Corea del Sud invierà ai Giochi il presidente dell'Assemblea nazionale, Park Byeong-Seug.

cos


(END) Dow Jones Newswires

February 03, 2022 09:27 ET (14:27 GMT)