MILANO (MF-DJ)--La mancanza di cooperazione globale nell'implementazione di tecnologie sostenibili sta ostacolando gli sforzi per raggiungere gli obiettivi chiave fissati alla conferenza sul clima Cop26 dello scorso anno, si legge in un rapporto indipendente commissionato dalle Nazioni che hanno partecipato alla storica conferenza considerata un punto di svolta fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici.

Oltre 40 Nazioni, che rappresentano più di due terzi del prodotto interno lordo globale, hanno aderito all'Agenda Breakthrough: un impegno a collaborare per promuovere le tecnologie pulite entro il 2030 e hanno incaricato l'Agenzia internazionale dell'energia (Aie) e altre organizzazioni di monitorare i progressi. Il rapporto afferma che i governi non stanno facendo abbastanza per rispettare gli impegni e ha stabilito un elenco di raccomandazioni per raddoppiare gli sforzi.

Durante la 26esima Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutasi lo scorso novembre oltre 190 Nazioni hanno deciso di accelerare gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra. I governi si sono impegnati a rafforzare gli obiettivi per ridurre le emissioni e l'uso di combustibili fossili, nonché aumentare i finanziamenti per i Paesi in via di sviluppo per aiutarli nella transizione energetica. Non è però stato deciso alcun meccanismo di applicazione per garantire il raggiungimento degli sforzi per combattere il cambiamento climatico. Gli impegni Breakthrough - concordati da Stati Uniti, Cina, Giappone, India e altri Paesi - puntano a rendere le tecnologie sostenibili le più convenienti in cinque settori chiave entro il 2030. Questi settori: produzione di energia, agricoltura, trasporto su strada, produzione di idrogeno e acciaio rappresentano quasi il 60% di tutte le emissioni di gas serra. Gli obiettivi includono rendere comuni le energie rinnovabili, i veicoli a emissioni zero e l'agricoltura sostenibile, rendendo al contempo ampiamente disponibile la produzione di acciaio e idrogeno verde entro il 2030.

Il rapporto, prodotto congiuntamente dall'Agenzia internazionale per l'energia, dall'Agenzia internazionale per l'energia rinnovabile e dai rappresentanti delle Nazioni Unite, ha illustrato i progressi raggiunti in alcune aree chiave come l'espansione delle vendite di veicoli elettrici e l'aumento delle energie rinnovabili ma ha evidenziato il divario che rimane tra i risultati e gli obiettivi attuali. Il rapporto avverte che gli sforzi sono in ritardo e afferma che la mancanza di collaborazione internazionale tra governi e imprese minaccia di minare i progressi e ritardare gli sforzi globali per affrontare il cambiamento climatico. "Vediamo una sfida importante, che è la collaborazione internazionale tra Paesi e settori", ha affermato Fatih Birol, direttore esecutivo dell'Aie, spiegando che "senza questa collaborazione, la transizione verso emissioni nette zero sarà molto più impegnativa e potrebbe essere ritardata di decenni".

Nel settore energetico, le fonti di energia rinnovabile stanno crescendo a un ritmo più rapido rispetto ai combustibili fossili, ma il ritmo deve accelerare rapidamente, afferma il rapporto. Le emissioni del settore devono diminuire del 7% ogni anno, mentre è necessario avere fino a 8 terawatt di capacità di energia rinnovabile per raggiungere gli obiettivi fissati dal gruppo entro il 2030. Per affrontare questa sfida, governo e aziende dovrebbero lavorare insieme su nuove tecnologie per immagazzinare energia e fissare standard più elevati di efficienza energetica per gli elettrodomestici, si legge il rapporto.

Il lancio dei veicoli elettrici è stato un punto di forza, con i veicoli a emissioni zero che hanno rappresentato il 9% delle vendite globali di auto lo scorso anno, osserva il rapporto. I governi e le case automobilistiche dovrebbero però puntare a un livello del 60% entro il 2030, progettare un aumento di 10 volte delle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici e concentrarsi maggiormente sullo sviluppo di veicoli pesanti a emissioni zero. Inoltre, le aziende che attualmente utilizzano l'energia a idrogeno prodotta da combustibili fossili dovrebbero passare a fonti più rispettose dell'ambiente, osserva il rapporto. L'idrogeno verde, prodotto utilizzando energia rinnovabile, potrebbe svolgere un ruolo fondamentale nella decarbonizzazione delle industrie pesanti e del trasporto marittimo. La produzione di idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio deve passare dall'attuale un milione di tonnellate all'anno a un massimo di 155 milioni di tonnellate entro il 2030, si legge nel rapporto.

cos


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September 20, 2022 06:40 ET (10:40 GMT)