MILANO (MF-DJ)--I sei anni successivi all'accordo di Parigi sono stati "i sei anni più caldi mai registrati", ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, alla cerimonia di apertura della Cop26 a Glasgow, ringraziando il premier britannico, Boris Johnson, e il presidente della Cop26, Alok Sharma, per il loro "instancabile sforzo" nell'organizzazione della conferenza.

Guterres ha sottolineato che la dipendenza dai combustibili fossili sta spingendo l'umanità "al limite", aggiungendo che "siamo di fronte a una scelta netta, o la fermeremo o ci fermerà".

Il segretario generale ha poi avvertito che stiamo "scavando le nostre tombe", aggiungendo che parti della foresta pluviale amazzonica ora emettono più carbonio di quanto ne assorbano.

"Anche se i recenti impegni sono reali e credibili stiamo ancora andando verso la catastrofe climatica", ha sottolineato, spiegando che al momento, anche nella migliore delle ipotesi, le temperature saliranno "ben al di sopra dei due gradi. Stiamo ancora andando verso il disastro climatico".

"Il fallimento non è un'opzione" ma una "condanna a morte" per molti Paesi in via di sviluppo, ha dichiarato Guterres, sottolineando che "stiamo affrontando un momento della verità, ci stiamo rapidamente avvicinando ai punti di non ritorno".

Il capo delle Nazioni Unite ha aggiunto che un "numero di Paesi" si è assunto impegni credibili verso emissioni nette zero ma molti di questi impegni dovrebbero essere messi in dubbio.

Guterres ha aggiunto che "la scienza è chiara, sappiamo cosa fare. Per prima cosa dobbiamo mantenere vivo l'obiettivo di 1,5 gradi centrigradi" e questo "richiede una maggiore ambizione".

Le Nazioni del G20 "hanno una maggiore responsabilità in quanto rappresentano l'80% delle emissioni", ha concluso.

cos

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November 01, 2021 09:10 ET (13:10 GMT)