MILANO (MF-DJ)--Israele ha inviato il primo lotto di vaccini contro il Covid-19 ai palestinesi mentre aumentano le preoccupazioni per l'aumento dei casi in Cisgiordania e a Gaza che potrebbero essere una minaccia per il Paese.

Il ministero della Difesa ha fornito 2.000 dosi del vaccino di Moderna all'Autorità Palestinese, che governa parte della Cisgiordania, hanno detto i funzionari israeliani. Israele ha accettato di inviare un totale di 5.000 dosi del vaccino contro il Covid-19 ai palestinesi per somministrarle gli operatori sanitari in prima linea, hanno aggiunto.

La spedizione è stata approvata per motivi di salute derivanti dalla mescolanza di israeliani e palestinesi, hanno spiegato i funzionari. La scorsa settimana un comitato locale di consiglieri sanitari ha detto al Governo israeliano che vaccinare i palestinesi è una "chiara necessità" per la battaglia di Israele contro la pandemia.

Israele due settimane fa aveva inviato all'Autorità Palestinese 100 dosi del vaccino contro il coronavirus per il personale sanitario palestinese come gesto umanitario una tantum, secondo un funzionario della sicurezza israeliano.

Israele è leader mondiale nella vaccinazione contro il Covid-19 in termini di percentuale della popolazione totale già vaccinata e mira a vaccinare gran parte dei suoi abitanti entro marzo. Anche se ci riuscirà il coronavirus potrebbe però comunque essere un rischio finchè che continuerà a diffondersi in Cisgiordania e a Gaza. Decine di migliaia di palestinesi entrano ogni giorno in Israele e negli insediamenti ebraici in Cisgiordania per lavoro, principalmente nel settore delle costruzioni.

I territori palestinesi - che sono parzialmente autogestiti ma i cui confini sono effettivamente controllati dagli israeliani - non avevano precedentemente ricevuto quantità sostanziali di alcun vaccino.

Le Nazioni Unite e le organizzazioni per i diritti umani affermano che in base alle Convenzioni di Ginevra, Israele in quanto potenza occupante deve fornire vaccini a coloro che vivono sotto il suo controllo. Funzionari israeliani affermano che l'Autorità Palestinese ha la responsabilità dell'assistenza sanitaria ai propri cittadini, compreso l'acquisto di vaccini, secondo i termini degli accordi di Oslo degli anni '90.

Israele potrebbe fornire i vaccini in eccesso ai palestinesi una volta che la sua popolazione sarà stata vaccinata, avevano detto in precedenza alcuni funzionari israeliani.

Israele, un Paese ricco che vanta un sistema sanitario tecnologicamente avanzato, ha somministrato la prima dose del vaccino a circa il 30% dei suoi circa nove milioni di abitanti dall'inizio del suo programma di vaccinazioni il 20 dicembre. Il Paese ha ordinato vaccini, oltre che a Pfizer/BioNTech, anche a Moderna e AstraZeneca.

La Cisgiordania e Gaza, che dipendono dagli aiuti e hanno cattive infrastrutture sanitarie e logistiche, si aspettano che il programma Covax dell'Organizzazione Mondiale della Sanità fornisca vaccini al 60% della loro popolazione complessiva di circa cinque milioni di persone. Solo una parte di questi vaccini sarà però gratuita. Israele contribuisce con fondi al programma Covax.

Il primo ministro dell'Autorità Palestinese, Mohammad Shtayeh, ha detto ieri che l'autorità inizierà la propria campagna di vaccinazione dopo l'arrivo previsto di 50.000 vaccini da diverse fonti, ma principalmente attraverso Covax, a metà febbraio.

Shtayeh ha aggiunto che si aspetta che i vaccini ordinati al di fuori del programma Covax arrivino alla fine del mese. Funzionari palestinesi hanno negoziato con AstraZeneca e Moderna per i loro vaccini e stanno cercando di acquisire il vaccino Sputnik russo. I funzionari di Gaza hanno detto che si aspettano che l'Autorità Palestinese condivida alcune di queste dosi con Hamas, un gruppo militante islamista che controlla la Striscia ma è considerato dagli Stati Uniti e da Israele un'organizzazione terroristica.

L'Autorità Palestinese ha attualmente imposto il lockdown sulle aree che controlla e ieri ha prorogato la chiusura di altre due settimane.

Il ministero della Salute palestinese ha affermato che 586 palestinesi sono stati trovati positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore e 11 persone sono morti a causa della malattia. Sono 54 i pazienti ricoverati in condizioni critiche. Ci sono stati un totale di 159.433 casi tra i palestinesi che hanno provocato 1.840 morti.

cos

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February 02, 2021 04:20 ET (09:20 GMT)