ZURIGO (awp/ats) - Possibili aumenti di prezzo in arrivo per i milioni di clienti svizzeri di Sunrise, sebbene non vi sia ancora nulla di definitivo: ad annunciarlo è Mike Fries, presidente della direzione di Liberty Global, multinazionale anglo-americana-olandese che nel 2020 ha acquistato l'operatore telecom elvetico.

"Con la sua bassa inflazione la Svizzera rappresenta un caso particolare, tuttavia anche qui i costi sono aumentati, ad esempio per l'energia o i salari", afferma il dirigente in un'intervista pubblicata oggi dalla Neue Zürcher Zeitung (NZZ). "Negli ultimi anni, inoltre, i clienti hanno ricevuto sempre più servizi per meno soldi. Non si può andare avanti così per sempre".

Pertanto, "aumenti tariffari in Svizzera non sono esclusi", puntualizza il 59enne. "Sunrise non ha tuttavia ancora deciso nulla", aggiunge. "Vogliamo rimanere attraenti in termini di prezzo: ma i conti devono quadrare". Nel 2021 (ultimi dati annuali disponibili) l'operatore ha realizzato un fatturato di 3,0 miliardi di franchi, in progressione dello 0,5% rispetto all'esercizio precedente, ma l'utile operativo a livello Ebitda (cioè prima di interessi, imposte, svalutazioni e ammortamenti) è sceso dell'1,8% a 1,1 miliardi.

La fusione fra Sunrise e UPC (ex Cablecom), che Liberty Global controlla dal 2005, sta funzionando. "Le due aziende vanno perfettamente bene insieme. Combiniamo l'eccellente rete mobile 5G di Sunrise e la rete via cavo di UPC, che offre ai clienti una velocità di 1 gigabit al secondo. Siamo riusciti a realizzare la maggior parte delle sinergie previste. Siamo sulla buona strada. Ma la Svizzera è un mercato altamente competitivo, con tre grandi fornitori. Inoltre sono pochi i paesi in cui un gruppo statale di telecomunicazioni detiene una quota di mercato così elevata. Ecco perché Sunrise è necessaria come forza d'attacco".

Sunrise non intende fra l'altro mettere fine alla collaborazione con Huawei, la società cinese che viene osteggiata dagli Stati Uniti e da altre nazioni. "Huawei è leader nella tecnologia della telefonia mobile. Sunrise non interromperà volontariamente la cooperazione: in questo modo perderemmo un vantaggio competitivo", spiega Fries.

Ma "se la politica dovesse proibire l'uso di hardware Huawei naturalmente ci adegueremmo", prosegue l'intervistato. "Questo non riguarderebbe solo Sunrise. Anche le altre due società telecom collaborano con Huawei: Salt nella telefonia mobile, Swisscom nella rete fissa".

L'invasione russa dell'Ucraina - osservano i cronisti della NZZ - ha però mostrato che la situazione può degenerare rapidamente: Sunrise non è a disagio a dipendere da un fornitore cinese? "No, affatto: in caso di escalation, prenderemmo provvedimenti", risponde lo specialista con studi alla Columbia Business School di New York. "Sostituiremmo i componenti Huawei della rete. Anche se dal nostro punto di vista non c'è alcun motivo per farlo, se i politici dovessero prendere una decisione del genere non sarebbe assolutamente la fine del mondo per Sunrise".

Riguardo a un eventuale ritorno in borsa di Sunrise, Fries afferma che al momento non è in discussione, a causa dell'attuale contesto macroeconomico. "Se la situazione dovesse cambiare, potrebbe però essere un'opzione interessante", aggiunge il dirigente, che insieme al presidente del consiglio di amministrazione John Malone controlla circa il 40% dei diritti di voto di Liberty Global.

La testata zurighese ha interrogato il manager anche riguardo ai suoi compensi faraonici, che nel 2021 hanno raggiunto 45 milioni di dollari. "Le cifre da lei citate sono fittizie, ho dovuto spiegarlo anche a mia moglie dopo che i media ne hanno parlato", ribatte il Ceo. "La mia remunerazione consiste in gran parte in opzioni. La cosa fondamentale è che io corra dei rischi. Se non guadagno nulla con le opzioni, sono insoddisfatto e lo sono anche gli azionisti. E se io guadagno molto, anche i nostri investitori sono contenti. La dirigenza ha quindi forti incentivi ad aumentare il valore dell'azienda. I nostri investitori lo apprezzano", conclude il figlio di Charles Fries (1928-2021), noto produttore cinematografico e televisivo.