MILANO (MF-DJ)--Global Risk Profile pubblica il Global Corruption Index (Gci) 2021. L'indice, giunto alla quarta edizione, fornisce una valutazione sullo stato della corruzione e di altri crimini white collars nel mondo.

L'edizione 2021 del Gci, spigea una nota, è anche la prima ad essere emessa sulla base dei dati raccolti post- dichiarazione della Pandemia di Covid-19. Sebbene non sia possibile dedurre un effetto causale, la crisi sanitaria e` andata e va in parallelo a una aumentata percezione della corruzione e a un calo generale dell'efficacia dei governi tra il 2020 e il 2021.

Quest'anno la Finlandia e` al primo posto nel GCI, seguita da Norvegia, Nuova Zelanda, Danimarca e Svezia. Questi cinque paesi hanno gareggiato ai massimi livelli negli ultimi 3 anni, consolidando le loro posizioni leader nel Gci.

Il continente europeo rimane la regione più performante, con il punteggio di rischio piu` basso (29,7), ben davanti all'Oceania (39,6) e al Nord America (43,6), rispettivamente 2° e 3° nella classifica regionale. I migliori risultati per regione sono stati raggiunti dal Canada per il Nord America, Uruguay per il Sud America, Finlandia per l'Europa, Mauritius per l'Africa, Singapore per l'Asia e la Nuova Zelanda per l'Oceania.

Classificata al 36° posto su 196 paesi e territori, l'Italia affronta rischi relativamente bassi di corruzione e altri reati "colletti bianchi". Il paese offre in particolare una forte trasparenza a livello societario e di proprieta` e le autorita` italiane possono cooperare efficacemente a livello internazionale per combattere il riciclaggio di denaro.

lde

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0515:48 nov 2021

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November 05, 2021 10:48 ET (14:48 GMT)