Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi a Versailles dopo il vertice informale tra i leader dell'Unione europea.

Draghi ha detto che l'Europa dovrà sostenere enormi costi per la difesa, il cambiamento climatico e la transizione energetica e non c'è spazio nei bilanci nazionali per questo.

"Occorre trovare un compromesso su dove trovare queste risorse, perché non c'è spazio all'interno dei bilanci nazionali. Abbiamo bisogno di una risposta di politica di bilancio europea", ha detto Draghi ai giornalisti alla fine di un vertice informale di due giorni in Francia.

"C'è la convinzione che la Commissione debba temporaneamente rivedere le regole che ci hanno accompagnato negli ultimi anni", ha aggiunto.

Draghi ha anche detto che la politica fiscale dell'Unione europea deve rimanere espansiva per non mettere a rischio gli obiettivi su clima e difesa.

Il premier ha poi riferito che nel vertice, convocato nel pieno del conflitto scaturito dall'invasione russa dell'Ucraina, si è concordato che occorre definire una strategia di difesa europea che affianchi la Nato.

Il presidente del Consiglio ha evidenziato la necessità di un maggiore coordinamento delle strategie di difesa dei paesi dell'UE e ha detto che portare il bilancio Ue della difesa del blocco al 2% del prodotto interno lordo, come i paesi della NATO si sono impegnati, costerà da 1,5 a 2 mila miliardi di euro nei prossimi 5-6 anni.

Nonostante le conseguenze del conflitto e l'inevitabile impatto sull'economia europea delle sanzioni imposte a Mosca, Draghi si è detto fiducioso sulle prospettive dell'economia italiana.

"Siamo in grado di affrontare anche un rallentamento temporaneo dell'economia e arrivare a conclusione di quest'anno con un altro buon dato di crescita," ha detto nel corso di un punto stampa facendo riferimento al positivo effetto di trascinamento per la crescita forte del Pil dello scorso anno.

L'obiettivo ufficiale del governo ad ora è di una crescita del Pil del 4,7% e risale allo scorso autunno. Ci si aspetta che sia rivisto significativamente al ribasso quando l'Italia pubblicherà le nuove proiezioni il mese prossimo.

A proposito del conflitto in Ucraina, Draghi si è detto pessimista sulle prospettive a breve termine, pur continuando ad auspicare una fine negoziata della guerra, perché ritiene che la Russia non abbia mostrato alcun interesse a cooperare.

"Da quello che possiamo vedere, il presidente Putin non vuole la pace... sembra avere altri piani", ha detto Draghi.

(Angelo Amante e Gavin Jones, editing Stefano Bernabei, Andrea Mandalà)