BUENOS AIRES (awp/ats/ans) - È emergenza gas in Argentina. La segreteria per l'energia ha decretato la sospensione delle forniture ai distributori di Gnc (gas naturale compresso) di tutto il paese così come alle industrie nelle aree metropolitane di Buenos Aires, Rosario, Santa Fe e Cordoba a causa di un eccesso della domanda provocata dalle basse temperature invernali.

La situazione costituisce un vero e proprio paradosso per un paese che, con il bacino di Vaca Muerta, annovera tra le sue risorse la seconda riserva al mondo di gas non convenzionale. L'emergenza, affermano gli esperti, è frutto di una serie di cause che si sono concatenate provocando quella che hanno definito come "una tormenta perfetta" nel sistema di distribuzione.

Da una parte l'ondata di freddo che ha aumentato esponenzialmente la domanda, una circostanza ha messo in crisi il sistema di distribuzione e in particolare il nuovo gasdotto Gpnk che trasporta il gas di Vaca Muerta alla rete di distribuzione preesistente che alimenta il centro nord del Paese. Ma sotto accusa è anche il mancato completamento - per l'interruzione degli stanziamenti da parte del governo di Javier Milei - di tre stazioni di compressione del Gpnk che ne dimezzano la capacità di trasporto da 22 a 11 milioni di metri cubici di gas giornalieri.

A fronte dell'emergenza il governo aveva autorizzato la settimana scorsa l'acquisto di un carico di 44 milioni di metri cubi di Gnl alla compagnia petrolifera brasiliana Petrobras. Il mancato arrivo del pagamento in Brasile ha tuttavia impedito ieri la consegna del carico che avrebbe evitato la decisione di sospendere le forniture a industrie e distributori di Gnc, lasciando letteralmente a piedi - in quest'ultimo caso - migliaia di automobilisti che utilizzano questo sistema di alimentazione.