IL CAIRO (awp/ats/ans) - Nel concordare con il Fondo monetario internazionale (Fmi) il pacchetto di sostegno finanziario da 3 miliardi di dollari in 46 mesi concesso a dicembre, l'Egitto si è impegnato a consentire una fluttuazione della propria valuta, un ruolo più importante per il settore privato e l'attuazione di una serie di riforme monetarie e fiscali: è quanto emerge da una lettera di intenti del governo egiziano al Fmi datata 30 novembre e resa nota oggi come segnalato dal sito Zawya.

Tra gli impegni egiziani presi però senza specificare dove verranno praticati i tagli, ci sono quelli di rallentare gli investimenti in progetti pubblici, anche nazionali, di ridurre l'inflazione e di conservare la valuta estera.

Negli ultimi anni il governo del presidente Abdel Fattah al-Sisi ha speso molto in infrastrutture, costruendo una vasta rete di strade, ponti e nuove città e avviando lavori per ferrovie ad alta velocità e per una centrale nucleare: tutti progetti da decine di miliardi di dollari.

Nel testo della missiva il Cairo afferma di aver cercato il sostegno del Fondo dopo che la guerra in Ucraina ha aumentato le vulnerabilità esistenti creando condizioni finanziarie globali più rigide e prezzi delle materie prime più elevati.