ROMA (MF-DJ)--Per centrare gli obiettivi di transizione digitale e dei fondi che abbiamo per realizzarli, ci sono - io credo - due elementi distintivi dell'amministrazione fiscale italiana che occorre avere molto chiari per comprendere la portata degli ostacoli che noi dobbiamo affrontare nel realizzare gli interventi di digitalizzazione del servizio pubblico, inclusi i profili fiscali e tributari.

ROMA (MF-DJ)--"Il primo tratto distintivo della nostra amministrazione fiscale riguarda il numero molto elevato e l'eterogeneità delle banche dati fiscali. Si stima che ci siano 161 banche dati attive, che fanno capo alle varie amministrazioni fiscali, ossia al Dipartimento delle Finanze, all'Agenzia delle Dogane e Monopoli, all'Agenzia del Demanio, all'Agenzia delle Entrate-Riscossione e all'Agenzia delle Entrate".

Lo ha detto il Ministro per l'Innovazione Tecnologica e la Transizione

Digitale, Vittorio Colao, durante un'audizione alla Camera aggiungendo che "il secondo tratto distintivo è la vastissima platea di soggetti che quotidianamente devono interagire, attraverso un continuo e fitto scambio di dati. Provando a sintetizzare, si tratta di oltre 41 milioni di contribuenti che pagano l'imposta sul reddito; dei soggetti intermediari abilitati: oltre 250.000 avvocati, più di 118.000 dottori commercialisti, e circa 1.500 esperti contabili; di numerosi enti pubblici nazionali (tra questi, ad esempio, l'Inps, l'Inail e le Camere di Commercio) e territoriali: praticamente tutti i Comuni italiani; di un numero altrettanto nutrito di soggetti privati, tra cui società fornitrici di utilities, compagnie assicurative e gli istituti finanziari; e, infine, ovviamente, anche le amministrazioni fiscali straniere che interagiscono con quelle italiane nel quadro definito da norme europee o da accordi internazionali".

Secondo il ministro "l'interazione tra il fisco italiano e questa platea di soggetti produce un volume di dati quindi non soltanto enorme, ma anche molto eterogeneo. Pensiamo ai giochi, alle scommesse sportive, le lotterie e i monopoli, ai dati antifrode e antiriciclaggio. Oltre ovviamente i dati sui rimborsi, le liquidazioni, le dichiarazioni dei redditi, e quelli sul catasto, i tributi locali e le accise. Il fisco italiano dispone quindi da una parte di un potenziale conoscitivo elevatissimo, molto profondo. Eppure, paradossalmente, il sistema fiscale presenta criticità sia sul fronte dei costi amministrativi per cittadini e imprese, sia su quello del recupero dell'evasione e del sommerso", ha concluso.

pev

(END) Dow Jones Newswires

November 24, 2021 03:23 ET (08:23 GMT)