LONDRA (Reuters) - Il dollaro è vicino ai massimi da una settimana contro un paniere di sei valute, sostenuto dalle aspettative di una Fed 'hawkish' al meeting al via oggi e dalle incertezze sulla variante Omicron.

I dati attesi più avanti nella giornata sui prezzi alla produzione Usa potrebbero cementare le aspettative di un'accelerazione da parte della Fed sulla fine dello stimolo, che aprirà la strada al rialzo dei tassi.

I prezzi alla produzione, che sono stati un indicatore piuttosto affidabile per l'andamento dei prezzi al consumo, potrebbero essere saliti oltre il 9% tendenziale a novembre rispetto al +8,6% di ottobre e all'1,9% di gennaio.

Dopo la conclusione del meeting Fed domani, giovedì si pronunceranno Bce, Bank of England e Swiss National Bank, mentre venerdì sarà la volta di Bank of Japan.

Mentre i mercati monetari vedono buone probabilità di un rialzo dei tassi Usa entro giugno, non sono attesi movimenti altrettanto presto da parte di Francoforte e degli istituti centrali di Giappone e Svizzera. Per quanto riguarda la BoE, l'incertezza legata a Omicron potrebbe costringerla a posporre un rialzo fino a febbraio.