Come evidenziato dall'ennesimo calo di Wall Street, dal dollaro che sale a un nuovo massimo di 20 anni e dal forte sell-off del debito pubblico britannico, la pressione sui mercati globali e sulla fiducia degli investitori in tutto il mondo non mostra segni di attenuazione.

È probabile che questo rallenti i mercati asiatici all'inizio di mercoledì, in particolare i titoli tecnologici - il Nasdaq è sceso per la settima sessione consecutiva martedì, la sua striscia di perdite più lunga dal 2016.

È anche il contesto in cui gli investitori riceveranno una serie di indicatori economici cinesi chiave e i dati del PIL del secondo trimestre dall'Australia.

Si prevede che Pechino riporti un rallentamento della crescita delle importazioni e delle esportazioni nel mese di agosto, che porterà ad una riduzione dell'avanzo commerciale di 92,7 miliardi di dollari. Anche le riserve valutarie del Paese dovrebbero diminuire nel mese, raggiungendo i 3.079 trilioni di dollari.

La salute dell'economia cinese è una preoccupazione per Pechino - e sempre più per il mondo. Lo yuan ha toccato un minimo di due anni martedì, vicino a 7,00 per dollaro, e la PBOC ha dichiarato che taglierà la quantità di riserve FX che le istituzioni finanziarie devono detenere, l'ultima misura volta a rallentare il declino dello yuan.

I riflettori asiatici di FX sono ancora più accesi sullo yen giapponese, che è sceso a un nuovo minimo di 24 anni, a 143,00 per dollaro. Un test di 150,00 sembra probabile, dato che gli spread dei rendimenti tra Stati Uniti e Giappone si stanno allargando e il dollaro/yen sta guardando al suo anno migliore dall'inizio dell'era dei tassi di cambio di libera fluttuazione nel 1971.

Gli economisti prevedono un'accelerazione della crescita economica australiana nel secondo trimestre e un discreto calo del 3% dei prezzi del petrolio martedì potrebbe contribuire a calmare il sentimento. Ma non molto.

Gli sviluppi chiave che dovrebbero fornire una maggiore direzione ai mercati mercoledì:

Commercio cinese, conto corrente (agosto)

Riserve FX della Cina (agosto)

Riserve FX del Giappone (agosto)

PIL dell'Australia (2° trimestre)