BERNA (awp/ats) - Globetrotter Group, società che agisce come holding di 14 imprese elvetiche attive nel settore dei viaggi, è tornata a realizzare con le sue associate un fatturato di oltre 200 milioni di franchi per la prima volta dallo scoppio della pandemia.

Nell'esercizio 2023 appena concluso l'entità ha contabilizzato ricavi per 204 milioni di franchi, il 15% in più del 2022. "La voglia di viaggiare degli svizzeri è definitivamente tornata", commenta il Ceo e presidente del consiglio di amministrazione André Lüthi, citato in un comunicato odierno. L'anno si è chiuso in attivo, come nel 2022, ha precisato all'agenzia Awp. L'ammontare dell'utile non è stato rivelato.

Il numero di viaggi all'anno per cliente tende a diminuire, ma le trasferte diventano più lunghe e la spesa si fa più consistente. La domanda di vacanze attive, viaggi culturali e viaggi individuali è aumentata nuovamente rispetto al periodo pre-Covid.

Le compensazioni climatiche non sono invece cresciute. "Purtroppo la sensibilizzazione al problema non è progredita", constata la dirigenza. Una delle ragioni potrebbe essere legata al fatto che singole organizzazioni di compensazione hanno perso credibilità, ipotizza l'azienda. "Sono necessarie nuove idee e nuovi approcci, ad esempio una tassa internazionale legata al CO2 sui biglietti aerei: il provento dovrebbe poter essere utilizzato però solo per la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie ecocompatibili", afferma Lüthi.

Per il 2024 il management si dice cautamente ottimista, anche se l'aumento dei prezzi in vari settori potrebbe frenare la domanda della clientela. Il reddito delle famiglie dovrà essere in molti casi ridistribuito, il che potrebbe influire anche sul budget destinato ai viaggi, viene fatto notare.

Nella sua forma attuale il gruppo è stato creato nell'ottobre 2009, ma l'azienda principale è stata fondata nel 1976 dal giornalista e viaggiatore Walter Kamm, che cominciò diffondendo informazioni e consigli sulla base della sua esperienza personale. Oggi il conglomerato comprende 14 società e un organico di 350 dipendenti: un centinaio di collaboratori avevano perso l'impiego a causa della pandemia, che come noto aveva fatto crollare il fatturato delle agenzie di viaggi.