LONDRA (Reuters) - Keir Starmer ha promesso di portare il cambiamento in Gran Bretagna come prossimo primo ministro dopo la schiacciante vittoria del partito laburista alle elezioni politiche che si sono svolte ieri nel paese, ponendo così fine a 14 anni di governo dei Conservatori.

Il Labour ha ottenuto una vasta maggioranza nei 650 seggi del Parlamento britannico, mentre il partito conservatore di Rishi Sunak ha registrato la peggiore performance nella sua lunga storia, punito dagli elettori per la crisi del costo della vita, il fallimento dei servizi pubblici e una serie di scandali.

"Ce l'abbiamo fatta", ha detto Starmer. "Il cambiamento inizia ora... Abbiamo detto che avremmo messo fine al caos, e lo faremo, abbiamo detto che avremmo voltato pagina, e lo abbiamo fatto. Oggi iniziamo il prossimo capitolo, iniziamo il lavoro di cambiamento, la missione di rinnovamento nazionale e iniziamo a ricostruire il nostro Paese".

Con circa una dozzina di risultati ancora da ottenere, i laburisti hanno conquistato 410 seggi, i conservatori 117 e i liberaldemocratici 70, la loro migliore performance di sempre.

Circa 250 seggi dei conservatori sono stati persi con questa pesante sconfitta, tra cui un alto numero di ministri di alto livello e Liz Truss, ex Primo ministro.

Sunak ha ammesso la sconfitta e ha detto di aver chiamato Starmer per congratularsi con lui per la sua vittoria.

"Oggi il governo cambierà in modo pacifico e ordinato, con la buona volontà di tutti", ha detto Sunak. "C'è molto da imparare e da riflettere e mi assumo la responsabilità della sconfitta subita dai tanti bravi e diligenti candidati conservatori... Mi dispiace".

Nonostante la schiacciante vittoria, i sondaggi hanno suggerito che c'è poco entusiasmo per Starmer o per il suo partito. A causa del sistema britannico "first past the post", il trionfo laburista sembrava destinato a essere raggiunto con meno voti sia nel 2017 che nel 2019 - quest'ultimo il peggior risultato elettorale degli ultimi 84 anni.

Starmer entra in carica in un momento in cui il Paese si trova ad affrontare una serie di sfide impegnative.

La pressione fiscale britannica è destinata a raggiungere il livello più alto dal secondo dopoguerra, l'indebitamento netto è quasi equivalente alla produzione economica annuale, il tenore di vita è diminuito e i servizi pubblici sono in crisi, in particolare il Servizio Sanitario Nazionale, tormentato dagli scioperi.

Starmer già dovuto ridimensionare alcuni dei piani più ambiziosi del Labour, come le promesse di spesa 'green', mentre ha promesso di non aumentare le tasse per "quelli che lavorano".

"Non vi prometto che sarà facile", ha detto Starmer. "Cambiare un Paese non è come premere un interruttore. È un lavoro duro. Un lavoro paziente, determinato, e dobbiamo cominciare subito".

(Tradotto da Laura Contemori, editing Andrea Mandalà)