Le attività britanniche sono ripartite ieri e l'Europa sta iniziando a riaprire città e spiagge.

I nuovi contagi negli Stati Uniti continuano a calare, con New York che ha revocato l'obbligo delle mascherine per le persone vaccinate.

Intorno alle 10,55 italiane, i futures sul Brent guadagnano 43 centesimi, o lo 0,6%, a 69,89 dollari il barile, dopo aver toccato 70 dollari per la prima volta dal 15 marzo. I futures sul greggio Usa avanza di 36 centesimi, o lo 0,56%, a 66,64 dollari il barile.

"Le economie stanno ingranando nuovamente la marcia più alta", ha detto Tamas Varga di Pvm. "L'euforia si riflette nell'opinione generale che le riaperture saranno legate alla ripresa della domanda di greggio".

I progressi europei e statunitensi nella lotta contro la pandemia hanno come contraltare la situazione in Asia, che mina il rally del greggio.

Singapore e Taiwan hanno reintrodotto le misure di lockdown, e l'India ha visto un crollo della domanda di carburante, in seguito alle restrizioni per contenere i contagi.

Limita ulteriormente l'aumento dei prezzi il riavvio dell'accordo nucleare iraniano permetterà ai produttori Opec di riprendere completamente le esportazioni.

Si attendono questa settimana i dati sull'offerta statunitense, che dovrebbero mostrare un aumento di 1,7 milioni di barili per le scorte di greggio. Il primo resoconto Api sarà pubblicato alle ore 22,30 italiane.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)