LONDRA (Reuters) - Calano i prezzi del greggio, con entrambi i contratti in ribasso per la quarta sessione consecutiva, zavorrati da un debole outlook per la domanda in Asia e dalle dichiarazioni dell'Opec+, che non ritiene necessario aumentare l'offerta sul mercato.

** Intorno alle ore 11,45 italiane, i futures sul Brent cedono 16 centesimi, o lo 0,2%, a 69,35 dollari il barile, con i massimi di sessione a 69,77 dollari.

** I futures sul greggio Usa perdono 21 centesimi, o lo 0,3%, a 67,08 dollari il barile, dopo aver toccato quota 67,66 dollari durante la sessione.

** Dal punto di vista della domanda, i processi giornalieri di greggio in Cina, il primo importatore petrolifero al mondo, sono calati a luglio ai loro minimi dal 2020, dopo che gli stabilimenti indipendenti hanno tagliato la produzione a causa di quote minori, un alto numero di scorte e utili in calo.

** Anche la produzione industriale e la crescita delle vendite al dettaglio in Cina sono rallentate drasticamente a luglio, mancando le attese, a causa dei danni alle attività legati alle nuove epidemie di Covid-19 e alle alluvioni.

** Quanto all'offerta, si prevede in aumento la produzione di olio di scisto statunitense a 8,1 milioni di barili al giorno a settembre, ai massimi da maggio 2020, in base ai dati governativi.

** La scorsa settimana, l'amministrazione del presidente Joe Biden ha richiesto all'Opec e ai suoi alleati di aumentare la produzione per contrastare la crescita dei prezzi della benzina.

** Tuttavia, quattro fonti hanno riferito a Reuters che il gruppo ritiene che i mercati petroliferi non necessitino di un'offerta di greggio superiore a quanto previsto per i prossimi mesi.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in redazione a Roma Stefano Bernabei, enrico.sciacovelli@thomsonreuters.com, +48587696613)