I rendimenti dei titoli di Stato dell'Eurozona sono aumentati lunedì dopo che la Banca Centrale Europea ha avvertito che un taglio dei tassi di interesse troppo rapido potrebbe rivelarsi autolesionista.

I mercati hanno scommesso rapidamente che la BCE avrebbe tagliato i tassi di interesse quest'anno, con l'inflazione apparentemente vicina a tornare verso l'obiettivo, ma i responsabili politici hanno invitato alla cautela e hanno cercato di ridimensionare le aspettative.

Il capo economista della banca centrale Philip Lane ha sottolineato in un'intervista al quotidiano italiano Il Corriere della Sera, pubblicata sabato, che un taglio dei tassi troppo rapido potrebbe alimentare una nuova ondata di inflazione, costringendo la BCE ad aumentare ulteriormente i tassi.

"Una falsa alba, una ricalibrazione troppo rapida, può essere autolesionista", ha detto Lane.

I forward sui tassi di interesse a breve termine della BCE (ESTR) prezzano completamente la prima mossa ad aprile, con le probabilità di un taglio a marzo pari a circa il 30%.

In totale, i mercati stanno prezzando circa 150 punti base (bps) di tagli quest'anno.

"È interessante vedere che uno dei membri del Consiglio di Governo più orientati al ribasso non sia eccessivamente orientato al ribasso", ha dichiarato Anders Svendsen, analista capo di Nordea, in merito ai commenti di Lane.

"Il quadro più ampio dipenderà dai dati chiave in arrivo e finora ciò che abbiamo ottenuto quest'anno non è stato sufficiente per cambiare fondamentalmente la narrativa", ha aggiunto Svendsen.

Questa settimana sono attesi altri influenti responsabili politici, tra cui il Presidente della BCE Christine Lagarde al World Economic Forum di Davos mercoledì, prima che la banca centrale entri nel suo periodo di calma giovedì, prima della riunione della prossima settimana.

Il rendimento a 10 anni della Germania, il benchmark per la zona euro, è salito di 4 punti base al 2,182%.

Il rendimento a due anni del Paese, sensibile alle politiche, è salito di 3,5 punti base al 2,549%.

La forte emissione di obbligazioni, che secondo alcuni analisti ha alimentato l'inquietudine dei mercati obbligazionari della zona euro a gennaio, è destinata a moderarsi leggermente questa settimana, con un volume d'asta previsto di circa 27 miliardi di euro.

"Come abbiamo sostenuto in precedenza, l'impatto dell'offerta inizia a svanire dopo la prima settimana di gennaio, in quanto il mercato anticipa già le forti emissioni", ha dichiarato Mohit Kumar, capo economista europeo di Jefferies.

"La stagionalità rimane positiva per il reddito fisso fino alla fine di gennaio e qualsiasi sell-off sarà probabilmente acquistato", ha aggiunto Kumar.

Il rendimento obbligazionario decennale dell'Italia, il parametro di riferimento per la periferia dell'Eurozona, è salito di 5,5 punti base al 3,782%, facendo aumentare il divario, molto osservato, tra i rendimenti decennali italiani e tedeschi a circa 159 punti base. (Relazione di Samuel Indyk; Redazione di Alex Richardson)