L'Italia dovrebbe astenersi dall'introdurre misure che minerebbero il successo ottenuto nello sviluppo di un mercato per i crediti bancari deteriorati, ha affermato il Financial Stability Board (FSB).

L'FSB, un organo di vigilanza globale sui rischi, ha pubblicato un rapporto giovedì dopo aver studiato in dettaglio il più grande mercato europeo di prestiti bancari deteriorati.

Negli ultimi mesi, i legislatori della coalizione di governo del Primo Ministro Giorgia Meloni hanno allarmato gli investitori nel suo mercato di 300 miliardi di euro (330 miliardi di dollari) di crediti deteriorati, proponendo misure volte ad aiutare i mutuatari alle prese con il rimborso del debito.

Questa legislazione, se approvata, permetterebbe ai debitori in difficoltà di rimborsare il loro debito con uno sconto dopo che la loro banca lo ha venduto.

Pur sottolineando che le autorità italiane hanno ottenuto un "successo significativo" nel ridurre i prestiti non performanti (NPL) nei bilanci bancari, l'FSB ha affermato che è "fondamentale" evitare di indebolire i "meccanismi di mercato" per la vendita degli NPL.

"Le proposte che introducono incertezza o minano il mercato secondario degli NPL e i successi ottenuti in passato... dovrebbero essere contrastate", ha affermato.

Fonti familiari con la questione hanno detto in precedenza a Reuters che il Ministero dell'Industria sta elaborando proposte per aiutare i debitori con un ambito più limitato, in modo da aiutare solo le piccole imprese.

Secondo una bozza vista da Reuters in

dicembre

la legislazione in discussione riguarderebbe solo i prestiti aziendali che non sono ancora stati venduti come parte di un portafoglio e con una dimensione di 250.000-500.000 euro per ogni finanziamento.

Lo schema iniziale ha creato il panico all'interno del settore, in quanto si applicava retroattivamente e a prestiti di valore fino a 25 milioni di euro - un importo molto significativo per le aziende italiane, che in genere hanno meno di 10 dipendenti.

Da un picco di 360 miliardi di euro nel dicembre 2015, gli NPL lordi sono scesi a 63 miliardi entro giugno 2023, con un tasso di NPL lordi in calo dal 16,5% dei prestiti totali al 2,8% nello stesso periodo.

Nonostante i progressi compiuti, l'FSB ha sottolineato che la questione delle lunghe durate delle procedure di insolvenza rimane in sospeso, esortando Roma ad adottare ulteriori riforme per semplificare e snellire le procedure giudiziarie.

L'Italia dovrebbe aumentare le risorse e il personale dei tribunali, soprattutto nei tribunali che devono affrontare gli arretrati più gravi, rafforzando anche la specializzazione dei tribunali in materia commerciale, ha aggiunto il rapporto.

Il Governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, ha affermato mercoledì che il mercato secondario dei prestiti in sofferenza non è sufficientemente maturo ed è importante favorirne lo sviluppo.

(1 dollaro = 0,9184 euro) (Servizio di Giuseppe Fonte; Editing di Valentina Za e Toby Chopra)