Il rendimento dell'obbligazione tedesca a 2 anni, sensibile alle aspettative sui tassi di interesse della Banca Centrale Europea, ha toccato giovedì il livello più alto da novembre, dopo che i dati sull'inflazione statunitense di marzo sono risultati più forti del previsto il giorno precedente.

** Il rendimento obbligazionario tedesco a 2 anni ha raggiunto il 2,995% nelle prime contrattazioni, dopo essere aumentato di 7 punti base (bps) in seguito ai dati statunitensi di mercoledì. L'ultima volta era salito di 2 punti base al 2,976%. ** La Banca Centrale Europea fisserà i tassi di interesse nel corso della giornata e si prevede che li lascerà al 4%. I trader saranno alla ricerca di segnali che indichino se la BCE ritiene ancora probabile un taglio a giugno, come suggerito in precedenza dai funzionari. ** L'indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti è aumentato dello 0,4% a marzo, dopo essere salito dello stesso importo a febbraio, sfidando le aspettative degli economisti di un calo allo 0,3%. Su base annua, l'inflazione si è attestata al 3,5%, in aumento rispetto al 3,2% del mese precedente. ** I dati hanno messo in dubbio la possibilità che la Federal Reserve riesca a tagliare i tassi quest'estate e, di conseguenza, hanno indotto gli investitori a moderare le loro aspettative di tagli dei tassi da parte di altre banche centrali. ** Il rendimento del titolo decennale della Germania è salito di 2 bps al 2,447%, dopo l'aumento di 6 bps di mercoledì. ** Il rendimento del bond italiano a 10 anni è salito di 2 bps al 3,793%. Il divario, molto osservato, tra i costi di prestito italiani e tedeschi a 10 anni si è attestato a 133 punti base. (Relazione di Harry Robertson; Redazione di Sharon Singleton)