Le prospettive dell'opinione pubblica statunitense sul percorso futuro dell'inflazione sono state contrastanti a maggio, secondo un rapporto di lunedì della Federal Reserve Bank di New York.

Nell'ambito del sondaggio mensile sullo stato delle aspettative dei consumatori, la banca ha rilevato che l'opinione pubblica ritiene che l'inflazione tra un anno sarà del 3,2%, rispetto all'aspettativa del 3,3% di aprile, mentre l'inflazione attesa a tre anni si è mantenuta stabile al 2,8%. A cinque anni da oggi, gli intervistati vedono l'inflazione al 3%, rispetto al 2,8% previsto ad aprile.

Il sondaggio ha anche rilevato che l'aumento previsto dei prezzi delle case è rimasto stabile al 3,3% il mese scorso, mentre l'aumento previsto per l'anno successivo dei prezzi della benzina è rimasto invariato al 4,8%. Invariato rispetto al mese precedente anche l'aumento previsto del 5,3% dei prezzi degli alimenti e del 9,1% degli affitti. I costi futuri dell'assistenza medica sono stati previsti più alti rispetto alla lettura di aprile.

Il rapporto della Fed di New York precede di poco l'inizio della riunione del Comitato federale del mercato aperto di questa settimana. Si prevede che i funzionari manterranno invariato l'intervallo di riferimento dei tassi di interesse overnight tra il 5,25% e il 5,5%, alla ricerca di nuove prove che le pressioni sui prezzi si siano raffreddate a sufficienza per consentire loro di abbassare i tassi.

Le aspettative di tagli dei tassi per quest'anno si sono affievolite a causa di un'inflazione inaspettatamente robusta. I funzionari della Fed ritengono che il percorso previsto dell'inflazione abbia una forte influenza sulle sue letture attuali. Hanno detto che i dati sulle aspettative di inflazione mostrano che il pubblico rimane fiducioso che la banca centrale riporterà le pressioni sui prezzi all'obiettivo del 2%.

La Fed di New York ha anche rilevato nel rapporto che la valutazione del pubblico sulla sua attuale situazione finanziaria è migliorata a maggio, in presenza di opinioni piatte sull'accessibilità al credito. Il sondaggio ha anche mostrato che la probabilità media percepita che i prezzi delle azioni siano più alti tra un anno è salita al livello più alto dal maggio 2021.

Il sondaggio ha anche rilevato che il pubblico prevede una probabilità crescente di livelli di disoccupazione più elevati da qui a un anno.