ROMA (MF-DJ)--La crisi sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19 non ha prodotto effetti negativi sul numero delle aziende agrituristiche che, rispetto al 2019, aumentano di 484 unità a 25.060 (+2% rispetto al 2019); la crescita maggiore è nel Nord-est (+3,5%) e nel Sud (+3,4%). La dinamica positiva caratterizza questo settore nel medio-lungo termine, oltre che sotto l'aspetto quantitativo anche sotto quello della diffusione. Nel 2020 i comuni con almeno un agriturismo sono 4.979 (+21 rispetto allo scorso anno) e rappresentano il 63% del totale dei comuni italiani (58% nel 2011).

Lo rileva l'Istat, spiegando che nel 2020, la produzione agrituristica è di poco superiore a 802 milioni di euro (-48,9% rispetto al 2019 e -27% rispetto al 2007). La crisi sanitaria ha quindi fortemente ridimensionato il valore economico di questo comparto il cui valore aggiunto incide per il 2,3% su quello dell'intero settore agricolo (compresa silvicoltura e pesca). Va tuttavia sottolineato che in conseguenza del lockdown e delle limitazioni per il contenimento della pandemia, molti agriturismi sono rimasti chiusi e quelli autorizzati alla ristorazione hanno potuto solo offrire servizio di asporto.

Il 76% del valore economico è stato generato dagli agriturismi del Centro e del Nord-est. Rispetto al 2019 si registra una forte riduzione per tutte le ripartizioni geografiche: dal -47,4% del Centro al -50,5% del Nord-est che è quindi l'area più penalizzata anche per la forte riduzione di agrituristi provenienti dal centro Europa.

L'aumento, pur contenuto, del numero di agriturismi è un indicatore della solidità socio-economica e culturale di questo settore anche in un anno drammatico per gli effetti della pandemia. Tra il 2011 e il 2020 le attivazioni sono state 17.424 contro 12.452 cessazioni. Sia i tassi di attivazione (nuove aziende/totale aziende) che quelli di cessazione (aziende cessate) registrano i valori più alti nel 2015 e sono rispettivamente pari a 11,4% e 9,2%. Complessivamente nei 10 anni considerati il tasso di attivazione è al 7,7% e quello di cessazione al 5,5%.

liv

(END) Dow Jones Newswires

December 28, 2021 05:30 ET (10:30 GMT)