MILANO (Reuters) - Il numero dei fallimenti delle imprese italiane nel 2021 si è finora mantenuto al di sotto di quello del 2019, a testimonianza di un notevole impatto complessivo degli interventi pubblici a contrasto degli effetti della pandemia.

E' quanto fa sapere Bankitalia in una nota in cui aggiunge che il numero dei fallimenti e quello delle uscite dal mercato sono stati anche nel 2020 inferiori a quelli del 2019, rispettivamente del 33% e 27%.

"Tali diminuzioni risultano particolarmente marcate tra marzo e giugno, quando era in vigore una moratoria sulle istanze di fallimento", si legge nella nota in riferimento al trend nel 2020.

"Sebbene parte del calo nel numero dei fallimenti nel primo periodo della pandemia possa essere attribuita alla moratoria sulle istanze di fallimento, è difficile sostenere che tale moratoria sia alla base del livello basso di fallimenti che persiste fino ad ora", prosegue la nota.

La spiegazione invece, secondo l'analisi di Via Nazionale, si deve "in larga parte alle misure di supporto per le imprese introdotte dal governo fin dall'inizio della pandemia, quali, ad esempio, la moratoria sul rimborso dei prestiti, le garanzie pubbliche su nuovi prestiti e i contributi a fondo perduto.

Inoltre, sempre secondo l'analisi, le risorse stanziate per il supporto alle imprese sono state utilizzate nei settori produttivi che ne avevano maggiormente bisogno, "contribuendo a una valutazione positiva dell'efficacia delle misure nel contenere le crisi di impresa".

(Sara Rossi, in redazione a Roma Stefano Bernabei)