ROMA (MF-DJ)--"L'inflazione pesa moltissimo sia in termini di riduzione di potere d'acquisto del reddito corrente sia, soprattutto, in termini di riduzione del potere d'acquisto della ricchezza liquida che abbiamo sui conti correnti e in contante. Questa riduzione nella parte finale dell'anno andrebbe su cifre che superano i 100 mld rispetto al 2021".

Lo ha detto a Class Cnbc il direttore dell'Ufficio Studi di Confcommercio, Mariano Bella, sottolineando che "questo è il principale tema di preoccupazione sulla tenuta dei consumi nell'ultimo trimestre, in particolare a dicembre, e che in particolare a dicembre potrebbe innescare quella recessione tecnica di cui tutti parlano. Lo stesso Istat che è stato il più ottimista sulla parte finale dell'anno, recentissimamente stima il Pil nel 4* trimestre 2022 a zero".

Sui consumi, ha proseguito Bella, se si considerano i dati della black week - che ha visto una spesa di oltre 4 mld - e i dati del Ponte dell'Immacolata - in cui si stima una spesa di circa 4,4 mld - si possono fare alcune considerazioni. "Da un punto di vista oggettivo delle risorse", ha sottolineato, "la parte finale dell'anno potrebbe essere peggiore del 2021 perché c'è un problema di inflazione intorno al 12%, però abbiamo un black friday che è andato molto bene, un ponte dell'Immacolata che dovrebbe essere oltre il 10% in più rispetto all'anno scorso, una crescita dell'occupazione a ottobre, un balzo della fiducia a novembre. Quindi abbiamo risorse minori, ma voglia di spendere e di rifarsi dopo la pandemia molto importanti". Anche sull'acquisto dei regali di Natale, abbiamo riscontrato che la caduta - dal 50-60% dell'inizio degli anni 2010 al 40% del 2021 - quest'anno si è fermata. Anche questo è un indizio di un ritorno alla propensione agli acquisti, anche come reazione a due anni difficili dovuti alla pandemia.

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0812:30 dic 2022


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December 08, 2022 06:31 ET (11:31 GMT)