MILANO (MF-DJ)--Il capo negoziatore iraniano ai colloqui sul nucleare di Vienna è tornato inaspettatamente a Teheran, spingendo i funzionari europei a dire che i negoziati sono di nuovo a un punto morto.

I funzionari iraniani hanno detto che Ali Bagheri-Kani, che guida la squadra negoziale iraniana, tornerà presto a Vienna. Due diplomatici occidentali hanno detto che non è chiaro il motivo per cui se ne sia andato nè quando sarebbe tornato. La sua partenza arriva dopo che il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, e il suo omologo iraniano hanno discusso della richiesta di Mosca che Washington fornisca garanzie scritte circa il fatto che le sanzioni occidentali all'Ucraina non avrebbero danneggiato il futuro commercio russo-iraniano.

L'improvvisa partenza di Bagheri-Kani solleva la prospettiva che i negoziati di Vienna per rilanciare l'accordo sul nucleare del 2015, che si trascinano da 11 mesi, possano fallire. L'intesa del 2015 ha revocato la maggior parte delle sanzioni internazionali contro Teheran in cambio di limiti severi ma temporanei al programma nucleare iraniano. "E' tempo, nei prossimi giorni, che decisioni politiche mettano fine ai negoziati di Vienna", ha scritto su Twitter Enrique Mora, il funzionario dell'Unione europea che presiede i colloqui.

I negoziati riguardano i passi esatti che l'Iran e gli Stati Uniti intraprenderanno per tornare a conformarsi all'accordo del 2015. Gli Usa hanno lasciato l'intesa sotto il presidente Donald Trump, che ha affermato che il patto non avrebbe impedito all'Iran di ottenere armi nucleari. Da allora, Teheran ha ampliato la sua attività nucleare e ora ha quasi abbastanza uranio altamente arricchito per creare un'arma nucleare.

I funzionari statunitensi e iraniani negli ultimi giorni hanno affermato di non aver ancora raggiunto un accordo finale sul ripristino dell'intesa, con un paio di differenze significative rimaste, comprese le sanzioni che Washington avrebbe revocato per rilanciare l'accordo. Venerdì i capi negoziatori britannici, francesi e tedeschi sono tornati a casa. La Russia nel fine settimana ha ulteriormente oscurato le prospettive di un accordo dopo che Lavrov ha chiesto garanzie che le sanzioni statunitensi ed europee imposte a Mosca per l'invasione dell'Ucraina non avrebbero influenzato i futuri scambi della Russia con l'Iran.

Le richieste di Lavrov hanno infastidito i funzionari iraniani, che durante il fine settimana hanno affermato di voler chiedere chiarimenti a Mosca. I media iraniani ieri hanno citato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, affermando che l'Iran "non consentirà a nessun fattore esterno di incidere sugli interessi nazionali per la rimozione delle sanzioni nei colloqui di Vienna".

cos


(END) Dow Jones Newswires

March 08, 2022 04:02 ET (09:02 GMT)