ROMA (MF-DJ)--Ita Airways chiede al ministero dell'Economia di versare la seconda rata dell'aumento di capitale: sono 400 milioni di euro di fondi pubblici che la compagnia erede di Alitalia aveva rinunciato a incassare nei mesi scorsi, ma che ora considera necessari. Lo ha deliberato il consiglio di amministrazione riunitosi ieri e la comunicazione con la richiesta della liquidità sarà recapitata nelle prossime ore al ministero dell'Economia.

Dietro alla decisione del board, si legge sulla Stampa, ci sono le previsioni poco rassicuranti sul business nei prossimi mesi. Pesano due fattori fuori dal controllo della società: l'impennata record del prezzo del carburante e la flessione del traffico aereo attesa per la stagione autunnale. Ecco perché Ita, che a marzo e a giugno aveva rinviato due volte la richiesta dell'aumento di capitale già autorizzato, ora cambia rotta e chiede la seconda rata, dopo i 720 milioni incassati all'avvio dell'attività nel settembre 2021.

La necessità di dare ossigeno alla cassa arriva nelle stesse settimane in cui il dossier per la privatizzazione è impantanato nella crisi di governo: il Tesoro ha già scelto la cordata Msc-Lufthansa per la cessione dell'80% della compagnia, preferendola all'asse tra Air France, Delta e il fondo Certares. Ma per chiudere la vendita serve il via libera della presidenza del Consiglio. Un via libera sollecitato nei giorni scorsi anche dai sindacati: allungare troppo i tempi alza fatalmente il rischio che l'operazione possa saltare o che si debba rivederne i termini al ribasso, complice anche il peggioramento della congiuntura economica globale. Uno scenario che sia i vertici di Ita sia Palazzo Chigi vogliono scongiurare: l'orientamento del governo è di considerare dentro il perimetro degli affari correnti l'ultimo passaggio che manca per sbloccare l'accordo

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July 29, 2022 03:32 ET (07:32 GMT)