Ieri mattina la Cina ha pubblicato una serie di statistiche, una più deludente dell'altra. Si tratta di una pillola che il mercato fatica a mandare giù, nonostante sia ricoperta da un taglio dei tassi a sorpresa da parte della PBOC. Gli economisti pensavano che la banca centrale cinese avrebbe aspettato fino a settembre, ma l’accumulo di dati mediocri e le rinnovate tensioni sul mercato del debito delle imprese edili hanno probabilmente accelerato le decisioni.

I dati mostrano che il Paese fatica ad accelerare, nonostante una base di confronto agevole

Allo stesso tempo, la Cina ha sospeso la pubblicazione di dati dettagliati sulla disoccupazione giovanile. A luglio, il tasso di disoccupazione tra la popolazione attiva è salito al 5,3%, in aumento rispetto a giugno. Le informazioni sui giovani tra i 16 e i 24 anni non sono più disponibili, dopo che il tasso ha raggiunto il record del 21,3% a giugno. Le autorità si sono giustificate con la necessità di modificare le regole di conteggio, in particolare per escludere i giovani che studiano.

Altre statistiche sono state negative. Le vendite al dettaglio sono aumentate di appena il 2,5% su base annua, contro il 3,6% del consensus. Anche la produzione industriale è stata meno dinamica del previsto (+3,7% dopo il +4,4% del mese precedente). Gli investimenti fissi hanno rallentato al +3,4% su base annua, il tasso di crescita più lento dal 2020.

Da diversi giorni le difficoltà del costruttore Country Garden sono tornate sotto i riflettori, provocando una nuova ondata di sospetti sulla solidità del settore, che continua a pesare fortemente sul PIL del Paese, anche se non ai livelli degli anni precedenti (le costruzioni e gli immobili rappresentavano regolarmente un quarto del PIL).

La PBOC interviene

Martedì la banca centrale cinese (PBOC) ha inaspettatamente tagliato i tassi di riferimento per la seconda volta in tre mesi, un ulteriore segnale che le autorità cinesi stanno intensificando gli sforzi per stimolare una ripresa economica vacillante. Gli analisti ritengono che la mossa apra la porta a un potenziale taglio del tasso di prestito primario (LPR) la prossima settimana.

La PBOC ha dichiarato di aver ridotto di 15 punti base il tasso di 401 miliardi di yuan (50,57 miliardi di euro) di prestiti a un anno a determinate istituzioni finanziarie (MLF), portandolo dal 2,65% al 2,50%. La banca centrale ha inoltre dichiarato in un comunicato online di aver iniettato 204 miliardi di yuan attraverso operazioni pronti contro termine a sette giorni, riducendo i costi di prestito di 10 punti base, passando dall'1,90% all'1,80%.