La Moldavia si è proposta come candidata alla presidenza del vertice delle Nazioni Unite sul clima del prossimo anno e anche la Serbia sta valutando la possibilità di candidarsi, secondo persone che hanno familiarità con la questione e un documento visionato da Reuters.

Le proposte dei due Paesi sono un tentativo di risolvere una disputa geopolitica che ha lasciato l'evento COP29 senza un ospite.

I colloqui su chi subentrerà all'attuale ospite della COP28, gli Emirati Arabi Uniti, hanno raggiunto uno stallo senza precedenti, con i Paesi della regione dell'Europa orientale, che dovrebbe ospitare il vertice annuale delle Nazioni Unite, che non sono riusciti a trovare un accordo su un candidato.

La Moldavia si è ora offerta di presiedere i colloqui, secondo una lettera inviata dal Paese ad altre nazioni dell'Europa orientale, vista da Reuters. Il piccolo Paese senza sbocco sul mare, tuttavia, non si è offerto di ospitare l'evento di massa, hanno detto fonti familiari con la questione.

Le fonti hanno detto a Reuters che la Serbia stava valutando di proporsi sia per ospitare che per gestire la COP29, ma non ha ancora presentato un'offerta formale.

Resta da vedere se uno di questi Paesi otterrà l'approvazione regionale.

Secondo le linee guida dell'ONU, il presidente di una COP, abbreviazione di Conferenza delle Parti, ruota tra cinque regioni globali e spetta ai Paesi di quella regione decidere all'unanimità tra di loro chi lo assumerà.

Il Ministero dell'Ambiente della Moldavia e l'ufficio del Presidente della Serbia non hanno risposto alle richieste di commento.

La Moldavia e la Serbia hanno presentato domanda di adesione all'UE. Il Presidente moldavo Maia Sandu ha denunciato l'invasione della Russia in Ucraina. La Serbia è un alleato tradizionale della Russia.

Il Presidente della COP svolge un ruolo chiave nel guidare i colloqui tra i quasi 200 Paesi presenti ai colloqui annuali sul clima delle Nazioni Unite, e di solito un Paese assume sia la presidenza che l'ospitalità del vertice.

Se i Paesi non riescono ad approvare un presidente della COP29, gli Emirati Arabi Uniti potrebbero dover mantenere il ruolo per un secondo anno. Se i Paesi non riusciranno a scegliere un nuovo ospite, la sede del summit potrebbe tornare in Germania, dove ha sede il segretariato delle Nazioni Unite per il clima.

Un portavoce dell'Ufficio Esteri tedesco ha dichiarato che sono in corso discussioni tra i Paesi dell'Europa orientale per trovare una soluzione.

"La Germania è consapevole che, in quanto sede dell'UNFCCC, ha una responsabilità e un ruolo particolare da svolgere in base alle regole delle conferenze globali sul clima", ha aggiunto il portavoce.

La situazione di stallo geopolitico ha lasciato a qualsiasi nazione che finirà per gestire la COP29 poco tempo per prepararsi al ruolo, e alcuni negoziatori a Dubai hanno detto che si aspettano che l'evento del prossimo anno sia un affare ridimensionato, dato il breve lasso di tempo.

"Abbiamo un tempo molto breve per qualsiasi Paese che ospiterà... Un anno non è sufficiente", ha dichiarato a Reuters Gayane Gabrielyan, Vice Ministro dell'Ambiente dell'Armenia.

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