Lo yuan cinese ha chiuso mercoledì a un minimo di oltre 26 mesi contro un dollaro in rialzo e la sua deviazione dalla guida ufficiale è stata la più ampia dalla nascita delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti nel 2019.

Lo yuan è sotto pressione con diverse banche centrali d'oltreoceano che dovrebbero raddoppiare la politica monetaria da falco questa settimana per domare l'alta inflazione. Si prevede che la Federal Reserve degli Stati Uniti effettuerà un altro aumento dei tassi di interesse di 75 punti base nel corso della giornata.

Lo yuan onshore ha terminato la sessione di trading nazionale a 7,0535 per dollaro, la chiusura più debole dal 3 luglio 2020. È stato più debole di 359 pip, o dello 0,5%, rispetto alla precedente chiusura di 7,0176 a tarda notte.

La sua controparte offshore ha seguito l'esempio e si è indebolita oltre 7,06 per dollaro per la prima volta da luglio 2020. Ha scambiato a 7,0617 intorno alle 0830 GMT.

La traiettoria di inasprimento monetario della Fed potrebbe influenzare le decisioni politiche dei suoi colleghi globali e delle principali valute. La sua crescente divergenza con la banca centrale cinese, che ha mantenuto i tassi bassi, ha esercitato una particolare pressione sullo yuan.

Prima dell'apertura del mercato, la PBOC ha fissato un punto medio ufficiale più rigido del previsto per rallentare il declino dello yuan.

La guida è stata fissata a 6,9536 per dollaro, 68 pips più debole rispetto al precedente fixing di 6,9468, il più morbido dal 12 agosto 2020.

"Poiché il divario tra lo spot e il fix si è ampliato, prevediamo che la pressione di deprezzamento potrebbe aumentare nel caso in cui lo spot raggiungesse il limite superiore della banda di negoziazione", hanno dichiarato gli analisti di Maybank in una nota.

Il divario tra lo yuan onshore e il punto medio ufficiale si è attestato a 999 pip alla chiusura nazionale, il più ampio da agosto 2019.

Il tasso dello yuan spot può essere scambiato solo in un intervallo ristretto del 2% intorno al punto medio giornaliero, e la guida di mercoledì ha mantenuto l'intervallo tra 6,8145 e 7,0927.

Le tensioni geopolitiche hanno esercitato una maggiore pressione sullo yuan, mentre il sentimento del mercato è stato danneggiato dall'annuncio del Presidente russo Vladimir Putin di una parziale mobilitazione militare.

Alcuni trader valutari hanno detto che la debolezza dello yuan potrebbe persistere per il momento, in quanto la Fed sembra destinata a continuare il suo percorso da falco, mentre alcuni si aspettano che la banca centrale della Cina lanci nuove misure politiche per arginare la rapida perdita dello yuan.

"I mercati osserveranno attentamente le osservazioni della Fed dopo la decisione sui tassi per avere maggiori indizi sulla traiettoria futura", ha detto un trader di una banca estera.